
Aggiornamento Metropolis hard fork
19 ottobre 2017. La piattaforma Ethereum ha superato senza alcun problema l’aggiornamento denominato Byzantium, prima parte di Metropolis.
Alcuni blocchi hanno subito rallentamenti nella validazione, ma nessun miner si è opposto all’aggiornamento, per cui Byzantium è stato portato a termine con successo.
Ora attendiamo di conoscere la data ufficiale di Constantinople, la seconda parte dell’aggiornamento Metropolis.
3 ottobre 2017. L’hard fork che ha già interessato in tempi recenti anche i bitcoin, a breve sarà eseguito anche per Ethereum.
Questa azione drastica che agisce sulla blockchain delle criptovalute si rende a volte indispensabile per risolvere i problemi di sicurezza o efficienza della blockchain stessa.
L’hard fork di Ethereum serve a superare il dos (denial of service), cioè un errore di sistema generato dal sovraccarico della rete.
Questo rallenta il processo di validazione delle transazioni compromettendo il corretto funzionamento della moneta.
L’hard fork è quindi un necessario aggiornamento dell’infrastruttura di Ether che impedisce ulteriori rallentamenti (che spesso causano anche una discesa nel prezzo della cripto).
Cos’è Metropolis hard fork?
Gli sviluppatori hanno chiamato questo hard fork con il nome di Metropolis, mentre la prima fase che avverrà martedì 17 ottobre 2017 è denominata Byzantine (la seconda si chiama Constantinople).
Questo è il terzo ciclo di aggiornamento di Ether dopo Frontier e Homestead. La versione di test è già stata provata il 25 settembre, mentre quella ufficiale scatterà con il blocco numero 4.370.000, la mattina del 17, quando ogni client sarà aggiornato.
All’inizio, Metropolis avrebbe dovuto trasformare Ethereum dal sistema Proof-of-Work a quello Proof-of-Stake, mettendo al centro del sistema non più i miner ma gli investitori. La trasformazione sarebbe stata però troppo radicale, per è stata rimandata al prossimo aggiornamento, chiamato Serenity.
I vantaggi del Metropolis hard fork
Cerchiamo di spiegare in parole semplici cosa succederà con questo aggiornamento:
- Ether utilizza attualmente l’algoritmo “Ice Age” (età del ghiaccio) che aumenta la difficoltà di mining, rallentando però tutti i processi relativi alle transazioni. Il nuovo protocollo EIP 649 ha il compito di rimandare l’Ice Age di 18 mesi, e di ridurre le ricompense da cinque a tre ether per blocco.
- A livello di performance, il protocollo EIP 98 riduce la quantità di calcoli necessari alle transazioni, e di conseguenza il consumo di energia dei computer adibiti a questo lavoro.
- I light client potranno controllare se un contratto è stato eseguito, grazie al protocollo EIP 658.
- Per quanto riguarda il mining, entra in gioco EIP 100 per correggere e limitare le ricompense ai miner, che in alcuni casi superavano il massimo stabilito di cinque ether.
- Aumenta nettamente il livello di privacy, grazie ad una crittografia più avanzata con EIP 198, 212, 213 e Zk-SNARK proof, un sistema ideato dal team di Zcash, che mantiene le transazioni segrete.
- I maggiori cambiamenti di Byzantine interessano gli smart contract, fiore all’occhiello di Ethereum. Aumenterà la sicurezza degli scambi di dati fra contratti grazie a EIP 214. EIP 211 ed EIP 206 completeranno l’opera, agendo su piccoli dettagli tecnici.
Tirando le somme, l’innovazione più importante è senza dubbio quella di Zk-SNARK proof, che rende quindi le transazioni (ma anche i contratti ed i token) di Ether anonime alla pari del già citato Zcash e Monero.
Ciò non significa che dal primo giorno tutte le transazioni saranno immediatamente anonime, ma il percorso porterà progressivamente a quella situazione.
I cambiamenti dettati da Metropolis sono stati accettati pienamente dalla comunità di Ethereum, a differenza del DAO che qualche tempo fa ha portato alla nascita di Ethereum Classic.
Ethereum hard fork: cosa fare?
Torniamo a noi e vediamo come comportarci durante questa importante fase di aggiornamento che ovviamente renderà il sistema instabile per qualche ora.
Ecco cosa devi fare entro il 17 ottobre 2017 per non rischiare di perdere i tuoi Ether:
- Trasferisci gli Ether dagli exchange (come ad esempio Changelly) al tuo wallet personale (su Coinbase, MyEtherWallet o Mist)
- Salva la chiave privata collegata al tuo wallet
- Fai un backup e salvalo su una chiavetta USB. Se utilizzi MyEtherWallet devi salvare l’address, la chiave privata e il pdf del wallet.
In alternativa puoi trasferire i tuoi fondi su una chiavetta bitcoin Trezor, dopo averla collegata al tuo MyEtherWallet. Scopri qui come fare la sincronizzazione.