
Aggiornamento hard fork EtherZero
22 gennaio 2018. Le notizie contrastanti degli ultimi giorni sulla vicenda EtherZero non fanno altro che confondere la community e a tutt’oggi ci sono ancora forti dubbi sulla sicurezza del progetto, che da molti è ritenuto un vero e proprio scam.
Il twitter ufficiale di EtherZero afferma che il fork è avvenuto con successo, ed ETZ è già listato sull’exchange Yobit. Ciò nonostante ETZ non è presente ad esempio in Coinmarket Cap, forse il sito più autorevole sul mercato delle crypto. La nuova crypto non figura neanche su Livecoinwatch, altro portale costantemente aggiornato su prezzi e market cap.
Sempre sul sito ufficiale EtherZero, il team parla di una pre-vendita di token che di solito è legata ad una ICO, di certo non ad un fork, dove i coins vengono minati e non venduti.
A ciò aggiungiamo un altro elemento importante: MetaMask, che è il software che vigila sulla sicurezza dei wallet Ethereum, segnala come maligno il sito ufficiale di EtherZero e diffida dall’effettuare il claim di ETZ.
Quindi, per tirare le somme, noi cosa dobbiamo fare? Io dico di aspettare e vedere come si muove la cosa, ma fate attenzione: non inviate assolutamente le vostre chiavi private ETH per ricevere EtherZero. Per il resto, vi terremo aggiornati.
Il team di EtherZero cancella l’hard fork programmato per oggi
19 gennaio 2018. Com’era forse prevedibile, il team di EtherZero ha annunciato la cancellazione del fork in programma per oggi venerdì 19 gennaio 2018 (fonte: www.tecnoandroid.it). Perché dico “prevedibile”? Innanzitutto la community di ETH non ha dimostrato un gran interesse per questo fork, pensando che avrebbe comunque rovinato la reputazione di Ethereum. A ciò aggiungiamo un sito tutt’altro che professionale e il fatto che nessuno dei grandi exchange avrebbe supportato la nuova criptovaluta.
Questo non vuole dire che il team abbia gettato completamente la spugna: gli sviluppatori stanno pensando a ripartire da una ICO, cambiando nome e immagine al progetto. Questa è ancora una volta la prova che non sempre gli hard fork sono utili, anzi, molto spesso non hanno alcuno scopo e servono solo a creare hype per far salire il prezzo della crypto principale.
il 19 gennaio ci sarà l’hard fork ETH > ETZ
In questa fase del crypto mercato in cui i prezzi di quasi tutte le critpomonete sono al ribasso, l’unica ad avere tenuto duro è stata Ethereum. Il motivo sta dietro al nuovo hard fork previsto con il blocco nr. 4936270 della blockchain, intorno al 19 gennaio 2018.
Il nuovo fork porterà alla nascita di una nuova moneta digitale chiamata EtherZero (simbolo ETZ) distribuita in 116 milioni di token, con un incremento del 5% ogni anno. L’obiettivo dei promotori di questo progetto è quello di stabilizzare il prezzo di ETZ intorno al 10% del valore di Ethereum.
Che cosa apporterà di nuovo Etherzero? Innanzitutto pagamenti immediati, una rete scalabile a due strati per supportare le app decentralizzate, Masternodes e smart contract. Si tratta di un importante passo avanti per Ethereum, che con ogni probabilità beneficerà di un progressivo aumento di prezzo. Ciò che resta inalterato rispetto alla blockchain originale è la dimensione dei blocchi (sempre 2 megabyte) e l’algoritmo di consenso Proof-of-Work.
La nuova criptovaluta ETZ farà il suo ingresso direttamente negli exchange più importanti tra i quali figura l’ottimo Binance. Sarà supportata dai wallet più conosciuti e affidabili come il Trezor, il Ledger Nano S e MyEtherWallet, per cui ogni possessore di ETH al momento del fork riceverà una pari quantità dei nuovi ETZ.
Con la spinta generata dall’hard fork, gli investitori si lanceranno nell’acquisto di Ethereum con conseguente incremento di valore, l’appuntamento è fissato perciò al 19 gennaio 2018.
Video di approfondimento su EtherZero
Video ufficiale del lancio di ETZ
Cos’è l’hard fork Etherzero?
I dubbi di Zaragast sull’hard fork Etherzero
In questo video il crypto-youtuber italiano Zaragast spiega alcuni dubbi legittimi sulla bontà del nuovo fork di ETH e su EtherZero in particolare. Il punto più importante è quello di mettere al sicuro i vostri ETH, e non rischiare che vi vengano rubati come è successo con i bitcoin durante il fork di Bitcoin Gold.
Ciò è successo perché per reclamare la vostra nuova crypto dovete fornire la chiave privata del vostro wallet. Il consiglio è quindi di aspettare il fork, svuotare il vostro portafoglio spostando i vostri ETH su un altro, e POI eseguire il “claim” di EtherZero.
Non bisogna avere fretta di portare a casa la nuova crypto: prima di tutto la sicurezza dei vostri Ethereum, per non rischiare un furto come quello di Bitcoin Gold. Le altre perplessità dello youtuber arrivano anche dal sito ufficiale di EtherZero, molto superficiale e incompleto (alcune sezioni non funzionano, non è ancora stato uploadato il Whitepaper!).
Tra le caratteristiche vi sono un double layer che non viene nemmeno spiegato, zero fee (e come si pagano i miners visto che usa comunque l’algoritmo Proof-of-Work?). Fate quindi molta attenzione durante il “claim”.
A presto con ulteriori news ed info sul forking Etherzero… Stay tuned!