
“Prima ti ignorano, poi ti ridicolizzano, poi ti combattono e tu vinci”. La vicenda dell’ingresso della famiglia Rockefeller nel mercato delle criptomonete si potrebbe semplicemente riassumere con questa famosa citazione del Mahatma Gandhi. Ma andiamo con ordine.
Come avrete avuto modo di notare, i media di tutto il mondo e diverse grandi istituzioni di investimento continuano a riferirsi al bitcoin e alle cripto in generale come una grande bolla speculativa.
Da ormai diversi mesi, le cripto vengono costantemente paragonate a diverse storiche bolle, come quella dei tulipani, o quella dei mutui. Non solo: sembra che i mass media e diversi altri importanti attori continuino a osteggiare queste nuove tecnologie su ogni possibile fronte. Un esempio è la decisione di Google di bannare le ICO da tutta la pubblicità offerta dalle sue diverse piattaforme.
Ma dall’altro lato, importanti investitori e agenti economici hanno invece cominciato ad approcciarsi al mondo delle cripto e a piazzare importanti investimenti in questo mercato in via di espansione. Uno su tutti George Soros, proprietario di uno dei più ricchi e potenti fondi di investimento del mondo, che ha da poco annunciato di voler cominciare ad investire proprio in bitcoin.
E bene, l’ultima notizia in tema di grandi investitori interessati alle cripto è proprio l’ingresso in campo della famigerata famiglia Rockefeller, una tra le più ricche e potenti del mondo, da sempre.
Attraverso la propria azienda di venture capital, Venrock, i Rockefeller avrebbero da poco investito l’incredibile somma di 3 miliardi di dollari in criptomonete ed altre attività legate alla tecnologia blockchain, per diversificare il loro già immenso portafogli. I Rockfeller investono già in moltissimi campi diversi. Dal mercato dell’aviazione civile fino all’industria del petrolio, passando per molti altri settori di investimento.
Fondata nel 1969 da John Davison Rockfeller Senior, il nonno di John D. Rockfeller, la Venrock prende il nome proprio dall’associazione dei nomi Venture e Rockfeller, ed è l’azienda di venture capital ufficiale della famiglia ormai da diverse generazioni. Guardando all’incredibile lista di settori di business in cui la Vernock è coinvolta, diventa palese che la società persegua un obiettivo globale che è in grado di svilupparsi su un incredibile varietà di fronti.
Tra l’altro, non è la prima volta che la società si interessa del comparto tecnologico. La Venrock, infatti, è stata uno dei primi investitori a lanciarsi nel mercato delle start-up, finanziando molteplici aziende tra cui la Intel e la Apple, molto prima che queste diventassero a loro volta società multimiliardarie.
Ancora oggi, la Venrock continua ad investire in start up tecnologiche come la Nest o la Dollar Shave Club, entrambe diventate imprese estremamente redditizie. Non appare dunque così assurdo che la famiglia Rockfeller abbia deciso di lanciarsi in una partnership con l’azienda Coin Fund, un fondo di investimento con sede a Brooklyn che si occupa di investire in valuta digitale.
Ma l’acquisto di criptomonete non sembra essere l’unico obiettivo della Vernock, che piuttosto sembrerebbe essere interessata alla crescita di imprese legate alla tecnologia blockchain.
In un intervista su Fortune, infatti, David Pakman, un partner nella società, ha annunciato che:
Vogliamo diventare partner della CoinFund che sta investendo e aiutando a crescere diverse aziende collegate all’economia delle criptomonete.
In conclusione, sebbene al momento il settore delle valute digitali stia attraversando un momento difficile, queste notizie dimostrano l’interesse dei grandi attori finanziari di tutto il mondo. Evidentemente stanno cominciando a capire che tenersi alla larga da questo settore e dalla corrente rivoluzione digitale equivale ad una sostanziale perdita di potenziali profitti.