
Si tratta del secondo smartphone ad entrare sul mercato, in grado di supportare le criptovalute e lo produrrà il colosso di Taiwan HTC (High Tech Computer).
Il telefono sfrutterà la potenza della blockchain e supporterà un sistema operativo basato su Android, chiamato Exodus.
Lo smartphone dovrebbe contenere anche un wallet universale e hardware per gestire dapp (decentralized applications) e criptovalute, e ognuno servirà da nodo per l’intero network.
Grazie al sistema operativo Exodus potrà supportare bitcoin, Ethereum, Lightning network, ma l’obiettivo è ampliare il discorso a più crypto possibili.
HTC, nonostante produca da tempo ottimi prodotti elettronici, ha avuto qualche difficoltà negli ultimi anni, per cui il nuovo smartphone potrebbe essere un buon punto di partenza per risalire la china.
L’altro device crypto-oriented è invece Sirin Finney, costruito dalla Foxconn, la stessa compagnia che produce gli iPhone. Questo telefono incorpora un cold storage wallet e promette di mantenere le transazioni anonime.
Ma non è tutto: nel Marzo di quest’anno anche la cinese Huawei ha avuto contatti con i produttori di Sirin Finney, molto interessata al nuovo device.