
Il 2018 dovrebbe rappresentare l’anno del definitivo sviluppo e maturazione del comparto delle criptovalute e soprattutto della tecnologia blockchain. Tuttavia, è il 2019 l’anno al quale molti operatori guardano con maggiore fiducia, e valutare per quale motivo, non è certo difficile.
Se infatti nel 2018 la blockchain ha finalmente rotto i cordoni ombelicali che la legavano esclusivamente al mondo delle criptovalute, per essere utilizzata in tanti altri settori, il 2019 dovrebbe infatti essere l’anno giusto per poter far sbarcare con maggiore convinzione la blockchain sul mobile.
È peraltro sufficiente dare uno sguardo a quanto stanno facendo i principali big del settore per potersene rendere conto. Il gruppo Lenovo, ad esempio, ha introdotto il proprio Lenovo S5 dotandolo di un sistema di pagamento basato proprio sulla blockchain. Huawei sta invece lavorando con la società svizzera Sirin Labs per poter sviluppare uno smartphone che sia pronto per la nuova tecnologia.
Hardware e software pronti per la blockchain
Ad ogni modo quando si parla di blockchain per i dispositivi mobili, è errato pensare al solo aspetto hardware. Anzi, è molto più probabile che gli utenti di fascia media – bassa si renderanno conto dell’utilità della blockchain guardando principalmente al suo aspetto software, ovvero alle tante possibilità di utilizzo in termini di applicazioni mobili.
Si pensi alla possibilità di usare la blockchain per una nuova ondata di pagamenti mobili in sicurezza, o ancora alla possibilità di usare la blockchain in termini logistici, per poter monitorare con maggiore attenzione l’evoluzione della propria spedizione.
Non mancheranno inoltre le applicazioni in termini di mining: Electroneum, una società con sede in Gran Bretagna, sta cercando di consentire ai propri utenti la possibilità di fare del mining con le criptovalute utilizzando i propri smartphone. La quantità che si può estrarre con questo processo non è elevatissima (parliamo di 2-3 dollari al mese), ma attenzione a non sottovalutarla. Se infatti si tratta di una somma sostanzialmente irrisoria per i consumatori occidentali, potrebbe essere importante per gli utenti dei Paesi in via di sviluppo.
Anche la società Aricent si sta muovendo con particolare insistenza nello stesso comparto, mediante alcune applicazioni della blockchain nel mondo mobile. In particolar modo, l’azienda sembra essere convinta che l’uso di contratti intelligenti potrebbe permettere automatizzare ogni parte del processo di sviluppo e test. Ciò garantirebbe il passaggio alla fase successiva solo nel caso in cui vengano soddisfatte alcune condizioni chiave.
Blockchain, un mondo di applicazioni a portata di touch
Al di là degli aumenti di produttività auspicati da Aricent, sono numerose le applicazioni che la blockchain potrebbe favorire.
Per esempio, la blockchain potrebbe essere utilizzata per poter dimostrare univocamente la provenienza dei componenti di alcuni prodotti, oppure potrebbe essere fruita per poter creare un negozio completamente decentrato che possa utilizzare tale tecnologia per i micropagamenti.
Insomma, un mondo di applicazioni che non ci resta che… scoprire!