
Guida per guadagnare nel settore del turismo nello spazio e dei viaggi spaziali per civili
Turismo spaziale e viaggi nello spazio saranno in futuro una nicchia molto redditizia, per questo conviene monitorare i progressi delle start-up aerospaziali, con i loro primi lanci nello spazio.
Come guadagnare con il turismo spaziale? Ad esempio investendo nelle azioni di queste super compagnie, che fanno capo a nomi tutelari della tecnologia mondiale come Elon Musk, Jeff Bezos, Paul Allen.
Proprio Jeff Bezos, ad esempio, vuol vendere 1 miliardo di dollari all’anno in azioni della sua Blue Origin direttamente su Amazon, e non temete, prima o poi arriveranno sul mercato anche i suoi concorrenti.
Oppure creando un blog verticale sull’argomento e monetizzandolo con AdSense. A nostro parere nel giro di 5 anni, sarà possibile prenotare viaggi spaziali anche con Booking o Expedia, ecco quindi che si potranno sfruttare le affiliazioni a questi due illustri comparatori di prezzi.
SpaceX di Elon Musk
Partiamo da SpaceX, la compagnia aerospaziale fondata nel 2002 da Elon Musk (co-fondatore di Paypal e Tesla Motors) che si basa sul concetto di razzi riutilizzabili e quindi in un certo senso “low-cost”. SpaceX ha dato prova quest’anno di poter lanciare nello spazio satelliti, cargo ed eventualmente persone con l’aiuto di razzi Falcon 9 usati, come si vede nel video seguente.
Questo nonostante la partenza dell’azienda non sia stata delle migliori: dopo tre lanci falliti, nel 2008 SpaceX ha rischiato la bancarotta. Oggi invece la compagnia ha lanci prenotati per un valore di almeno 10 miliardi di dollari, il razzo più potente sulla piazza e l’ambizioso obiettivo di colonizzare Marte.
Ora che il Falcon Heavy ha dimostrato di essere affidabile, SpaceX sta concentrando molte delle proprie risorse al suo progetto più ambizioso: il Big Falcon Rocket (BFR). Il mezzo è completamente riutilizzabile e dovrebbe essere lanciato per la prima volta nel 2022 con destinazione Marte.
Gli unici costi in questo caso sarebbero relativi al carburante. Elon Musk con BFR vuole sostituire completamente Falcon 9, Falcon Heavy e Dragon, puntando su un unico sistema.
Ma l’azienda di Elon Musk non è l’unica a partecipare alla nuova corsa allo spazio: Anche Jeff Bezos di Amazon sta sperimentando un razzo chiamato Blue Origin, e non mancano diversi concorrenti che ora vedremo nello specifico.
Blue Origin di Jeff Bezos
Iniziamo proprio con il concorrente più quotato di Musk, ovvero Jeff Bezos con la sua compagnia Blue Origin, nata nel 2000. Il primo razzo per turismo spaziale proposto dall’azienda è stato il New Shepard, ma nel settembre del 2016 ha svelato i piani per l’enorme e riutilizzabile New Glenn Rocket System.
Questi motori a razzo riciclabili, chiamati BE-4s in futuro potranno essere utilizzati per raggiungere la luna oppure Marte. Il debutto del New Glenn Rocket è pianificato per il 2020, Blue Origin sta lavorando al progetto in un enorme hangar a Cape Canaveral, in Florida.
I costi di lancio del nuovo razzo non sono ancora sicuri, anche se sarà in grado di ritornare ed essere riutilizzato (come quello di SpaceX).
Virgin orbit di Richard Branson
Se SpaceX è concentrata sul lancio di razzi nello spazio, il boss di Virgin, Richard Branson ha intenzioni leggermente diverse e vuole spedire in orbita i razzi in modo differente. La nuova compagnia Virgin Orbit utilizzerà infatti un grande aeromobile chiamato “Cosmic Girl“, per portare in cielo il razzo “LauncherOne” che verrà poi spedito in orbita.
Raggiunta l’altitudine massima, l’aereo sgancerà il razzo che orbiterà poi a circa 250 miglia dal pianeta. Con 12-15 milioni di dollari di spesa, Virgin Orbit può trasportare razzi del peso di 500 kg e sganciarli in orbita. Questo è molto poco, se confrontato con la capacità del Falcon SpaceX (pari a 63 tonnellate), ma per i clienti che vogliono lanciare piccoli satelliti (come ad esempio il dipartimento della difesa USA) l’offerta è ottimale.
Branson non possiede solo Virgin Orbit ma anche un’altra compagnia per i viaggi sub-orbitali, Virgin Galactic, che si dedicherà al turismo spaziale.
Virgin Galactic di Richard Branson
I test di planata di inizio marzo 2018 sono andati a buon fine e Richard Branson promette spedizioni turistiche nello spazio entro la fine di quest’anno con la navicella Virgin Galactic VSS Unity. Seguiranno molti voli di prova nei prossimi mesi per testare la sicurezza e l’affidabilità del mezzo che garantisce 6 minuti di completa assenza di gravità.
Virgin Galactic: come funziona il viaggio spaziale?
Il viaggio porterà in cabina 2 piloti e 6 clienti per una durata totale di 2 ore e mezza, compresa una sessione di 6 minuti in totale assenza di gravità dove si potrà vedere la terra dallo spazio.
Un biglietto di andata e ritorno sulla navicella VSS Unity costerà inizialmente 250.000 dollari, ma nel giro di almeno cinque anni di attività dovrebbe calare. Da dove partiranno questi voli spaziali? Da un terminal dello SpacePort America nel Nuovo Messico, e da Kiruna, in Svezia.
Molti vip, tra i quali Leonardo Di Caprio, Justin Bieber e Aston Kutcher han già prenotato il loro viaggio spaziale… quando potremo farlo anche noi?
Stratolaunch Systems di Paul Allen
Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, non sta di certo a guardare: nel 2011 fonda la sua compagnia per viaggi spaziali chiamata Stratolaunch Systems, che sfruttando l’idea di Branson, ha prodotto l’aereo più largo del mondo. In realtà si tratta di due aeroveicoli (tipo i boeing 747-400) collegati tra loro da un’ala centrale, con un apertura alare totale larga quanto la lunghezza di un campo di calcio.
Questo gigante del cielo può trasportare un oggetto che pesa fino a 226 tonnellate, più che abbastanza per accompagnare un razzo o una navicella spaziale fino al lancio in orbita. Il team di Allen sta inoltre progettando un nuovo aeroplano per lo spazio chiamato “Black Ice“, che sarà grande più o meno come gli Space Shuttle della NASA.
Cina
La Repubblica Popolare Cinese sta preparando il primo programma di volo, pur sapendo di non poter competere con il prezzo dei razzi riciclabili di SpaceX. Ma questo non è vero fino in fondo, perché in realtà la Cina sta lavorando segretamente anche ad un aeroplano spaziale supersonico e riciclabile.
Il primo lancio è pianificato per il 2025, al quale potrebbero seguire altri lanci con un diverso modello a propulsione nucleare.
NASA
Il test per il lancio del razzo spaziale gigante chiamato “Space Launch System (SLS)” si allontana, anche se il progetto è perfettamente in linea con la concorrenza.
I costi invece sono nettamente superiori: la NASA ha speso finora 23 miliardi di dollari, e avrà bisogno di altri 210 miliardi di fondi per raggiungere Marte secondo quanto afferma l’ufficio dell’ispettore generale.
E non si parla di mettere piede sul pianeta rosso, ma “solamente” di raggiungere la sua orbita. Il lancio del primo razzo SLS è per ora previsto nel 2020.
Orbital ATK
Orbital ATK è una delle aziende che lavora al propulsore dello SLS NASA, ma sta progettando i “lanci di prossima generazione”, alla lettera “Next Generation Launch System (NGL)“.
NGL è studiato per competere con razzi a carico pesante, come i satelliti spia militari. Il primo lancio è in previsione per il 2024 e potrebbe raggiungere l’orbita consumando la metà di quanto consuma un Falcon Heavy.
NGL ha contribuito alla risurrezione di ARES I, rimasto senza fondi mentre preparava un propulsore per la NASA, simile a quello dello Space Shuttle. Questo tipo di propulsori potrebbe essere riutilizzato, ma Orbital ATK non conferma l’utilizzo di parti riciclabili.
Lo scopo di Orbital ATK è mantenere i prezzi il più basso possibile garantendo comunque affidabilità. I costi di lancio non sono stati comunque diramati dall’azienda per motivi competitivi.