
La IPO Xiaomi potrebbe raccogliere 10 miliardi di dollari
Ad inizio maggio 2018 sono stati presentati alla Borsa di Hong Kong i documenti necessari per il lancio della IPO (initial public offering) di Xiaomi, una delle aziende più attive e profittevoli della Cina. L’attesa di questa grande operazione sta diventando frenetica, come lo fu per la IPO di Snapchat, tanto per renderci conto di quanto sia seguito questo brand cinese.
A fine maggio, il produttore di smartphone Xiaomi ha aperto il suo primo store italiano a Milano con prodotti di alta gamma a basso prezzo, subito dopo averne aperto uno anche in Francia. Xiaomi, lo ricordiamo, è al quarto posto della classifica europea dei produttori di smartphone, dietro a Samsung, Apple e Huawei.
Ma torniamo alla IPO, che a questo punto, dovrebbe essere lanciata a Wall Street nella seconda metà del 2018 e coordinata da Citic Securities, Goldman Sachs, Morgan Stanley, JP Morgan (anche se rumours parlano anche dell’ingresso di Credit Suisse e Deutsche Bank).
Azioni Xiaomi: come si determina il prezzo?
In attesa di questa grande IPO possiamo capire quale sarà il prezzo delle future azioni? Difficile farlo con precisione oggi, visto che i dati a disposizione non permettono di ipotizzare un prezzo attinente alla realtà. C’è da dire comunque che l’azienda è in ottima salute e gli utili nel 2017 sono aumentati del 67,5% rispetto all’anno precedente, arrivando al miliardo di dollari.
Il 2017 è stato quindi un anno positivo per il brand cinese, ma il 2018 potrebbe essere ancora meglio: da fonti interne all’azienda, gli utili potrebbero addirittura raddoppiare quest’anno.
Il nuovo Xiaomi Mi Mix 3, potrebbe davvero essere uno dei migliori smartphone del 2018, ma Xiaomi non si ferma solo al mobile. Secondo Financial Times infatti, potrebbe produrre anche auto elettriche a partire già dal 2020, diversificando così il proprio business.
Xiaomi cresce velocemente non solo sul mercato degli smartphone
Le banche sponsor dell’IPO dicono che il titolo Xiaomi sarà scambiato a multipli elevatissimi rispetto agli utili previsti, tanto da regalare all’azienda un premio sul prezzo del titolo, che sarà il doppio di quello concesso ad Apple.
Si perché ad oggi, il brand di Cupertino viene valutato 14,5 volte gli utili stimati per il 2019, mentre Morgan Stanley indica che i cinesi potrebbero raggiungere un valore pari a 27-34 volte gli utili adjusted previsti per l’anno prossimo.
Cosa ne pensano le altre banche sponsor dell’IPO? Sia JP Morgan che Goldman Sachs ritengono che possa fare anche qualcosa di più rispetto al valore indicato da Morgan Stanley. Bloomberg riporta che Xiaomi possa raccogliere con la IPO qualcosa come 10 miliardi di dollari.
Inoltre la grande impresa cinese è titolare primi cinque modelli tra gli smartphone più venduti su Amazon nel 2018, surclassando la concorrenza di Huawei, Honor, ASUS e Samsung.
Investire in Xiaomi
Con tutte queste ottime premesse, come potremo investire in Xiaomi una volta che il titolo sarà quotato in borsa? Si potranno acquistare le azioni, ma soprattutto si potrà fare trading CFD sul titolo grazie alle piattaforme di trading online come Plus500 e IqOption.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa IPO colossale e le conseguenze che avranno sul mercato, in modo da ottenerne al giusto momento un investimento ad alto potenziale.
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