
Stai ancora decidendo qual’è la piattaforma di email marketing fatta per te? Oggi ti spiegheremo perché siamo passati dall’utilizzo di Aweber a quello di Convertkit.
Nonostante i due prodotti siano molto simili, ti accorgerai come in realtà si differenzino per alcuni aspetti determinanti.
01. Automazioni semplici
Nel mondo dell’email marketing l’automazione è sempre più importante e non bastano più i risponditori automatici base per comunicare i tuoi messaggi ai tuoi sottoscrittori.
L’automazione di Convertkit permette di adattarsi ai tuoi iscritti in base a come rispondono ai tuoi contenuti, ed è formata da due parti: “Triggers” e “Actions”.
Insieme le due parti creano le regole dell’automazione: tutti gli eventi che ci sono a sinistra, possono innescare qualsiasi azione listata a destra.
La logica “se questo allora quello” è molto semplice, ma altrettanto efficace per personalizzare i tuoi messaggi email.
02. Automazioni visuali
Dopo aver parlato di regole, ora introduciamo le automazioni visuali che ti permettono di seguire dall’inizio alla fine il percorso dei tuoi iscritti, mediante un diagramma a flussi.
Automazioni di questo tipo si creano in 20 secondi e sono utili soprattutto se vuoi inserire numerose regole per le tue azioni.
03. I tag
Convertkit è una piattaforma che mette al centro gli iscritti, quindi avrai sempre un’unica lista. In più paghi un’importo fisso indipendentemente dalla quantità di iscritti che hai raccolto (a differenza di altri prodotti).
Ma come districarsi all’interno di una massa informe di contatti? Con i tag, ovviamente. Il tag permette appunto di etichettare i tuoi iscritti in base alle azioni che svolgono. Così spedirai sempre messaggi che vogliono leggere invece di altri che non interessano quella “categoria”.
04. Contenuti personalizzati in base agli iscritti
Cosa succede quando i tuoi lettori (già iscritti alla newsletter) tornano per leggere i tuoi contenuti? Alcuni siti visualizzano gli stessi form anche a chi è già iscritto… ma con Convertkit puoi far apparire un messaggio personalizzato per chi è già iscritto.
Basta scegliere una delle tre opzioni:
- continuare a visualizzare il form
- non visualizzarlo
- visualizzare un messaggio personalizzato
…niente di più facile!
05. Report di facile consultazione
Nella sua semplicità il report che appare all’avvio nella dashboard riporta molte informazioni: i nuovi iscritti mese per mese, suddivisi anche in base alla provenienza (con diverse gradazioni di blu).
Per ogni newsletter puoi vedere la percentuale di aperture, e la percentuale di click e gli utenti disiscritti.
06. Filtri Email avanzati
Tornando sulla personalizzazione dei messaggi, bisogna dire che anche i filtri avanzati aiutano molto. Con questa opzione puoi escludere determinati iscritti da certe email basandoti sui tag, le sequenze e i form.
In pratica escludi “tutti quegli utenti” che rispondono a determinati requisiti. Potresti isolare quella percentuale di lettori che non apre mai le mail (in un certo lasso di tempo) e mandargli un differente messaggio per cercare di rinsaldare “la relazione”.
07. Pieno supporto ai pop-up
Se decidi di utilizzare i moduli di iscrizione offerti da ConvertKit puoi integrarli facilmente nel tuo sito. Conosci già quelli che appaiono quando stai per abbandonare un sito? Seppur fastidiosi, funzionano.
Ad ogni modo con convertkit puoi scegliere in che modo debbano apparire: appena prima di uscire dal sito, dopo lo scroll di una determinata percentuale di pagina, dopo un periodo di tempo definito o dopo aver cliccato su un link.
08. Storico delle interazioni di ogni iscritto
Sicuramente non è una funzione esclusiva di Convertkit, ma comunque è molto utile visualizzare per ogni contatto iscritto, la lista delle interazioni avute con le tue mail.
Puoi così visualizzare le aperture e i click, nonché i tag, le sequenze e i segmenti ai quali il tal contatto è aggiunto.
Lo storico è molto utile in caso di errori o invii anomali, come mail spedite due volte ad esempio, e permette di trovare velocemente la radice del problema.
09. Segmenti invece di lista
Usualmente i programmi per la gestione dell’email marketing utilizzano le liste degli iscritti, ma Convertkit va contro corrente. Perché? Il motivo è che le liste non sono flessibili e spesso creano problemi con diversi provider di email.
Quindi su Convertkit si creano segmenti, non liste. Un segmento è un modo intelligente per raggruppare i tuoi iscritti in base ai loro interessi.
Moduli, tag e sequenze stanno sotto il segmento. Pensa ad esso come ad una cartella che raggruppa i tuoi contatti in varie categorie.
Tag e segmenti… come interagiscono? I tag servono ad organizzare gli iscritti, i segmenti (assieme a moduli e sequenze) aiutano ad organizzare i tag.
10. Re-invio delle email non aperte
Rimandare un messaggio che non è stato aperto è un bel modo per ottenere più attenzione sulle tue email. In Aweber questa era un’opzione molto lunga e macchinosa, per quanto riguarda Convertkit è semplice come premere un pulsante. Infatti basta cliccare sul bottone “Resend to Unopens”.
Cosa non ci piace di Convertkit?
Ovviamente non è tutto rose e fiori, in certe sezione anche Convertkit ha qualche problema, ecco cosa ho scoperto.
- Manca una libreria di template cioè email pre-impostate o simili… non ci sono
- Non è flessibile sugli orari: non permette di impostare gli orari di invio per le sequenze di email
- L’editor delle mail è fin troppo basico
Per concludere
Ok, Convertkit non è lo strumento definitivo per l’email marketing, però è perfetto per inviare la mail corretta al tipo di utente corretto. Provatelo e scriveteci nei commenti le vostre opinioni!