
Europa al secondo posto, dietro agli Stati Uniti, come investitore in blockchain, con una crescita annua di oltre l’80% secondo il report dell’IDC, Worldwide Semiannual Spending Guide.
Il 2017 è stato l’anno decisivo per la prima affermazione della blockchain nelle aziende e ci sono ancora grandi margini di crescita: le piccole medie imprese europee devono solo capire come sfruttare al meglio questa tecnologia.
Sempre secondo la IDC, il mercato europeo è meno flessibile e più frammentato degli altri. Ciò nonostante, la media annua degli investimenti passerà dagli 800 milioni di $ del 2018 a circa 3,5 miliardi di dollari nel 2022.
Le soluzioni blockchain per le imprese sono personalizzabili e scalabili, per cui le dimensioni delle aziende non contano in questo ambito.
Il campo che più utilizza questa tecnologia è senz’altro quello finanziario, con stime di circa 173 milioni (2018), cioè il 42% del totale.
Altri settori dove la blockchain è in crescita sono quello bancario, le assicurazioni, utility, servizi professionali e amministrazione pubblica.
In che modo la blockchain può essere utile per questi settori? Per la sicurezza delle transazioni, monitoraggio di beni e asset, controllo qualità e provenienza delle merci.
Le previsioni di IDC per il 2022 dicono invece che gli ambiti di utilizzo si sposteranno verso le transazioni finanziarie, la gestione delle identità digitali, i pagamenti (anche transfrontalieri), e ancora il monitoraggio dei beni.