
la prima metà del 2018 ha sancito la forte crescita degli investimenti nel settore della finanza tecnologica (o Fintech). Secondo la ricerca di KPMG, Londra ha sorpassato Washington di circa 2 miliardi di dollari in questo segmento.
Le imprese Fintech del settore industriale stanno cercando segmenti di mercato di valore elevato dove competere con la concorrenza storica grazie alla blockchain.
Ma parliamo di numeri: nei primi 6 mesi dell’anno, gli investimenti in Fintech hanno sfiorato i 60 miliardi di dollari (57,9 miliardi e 875 operazioni, per la precisione), superando addirittura il totale dello scorso anno. In termini percentuali, si è registrato un aumento del 34,2% rispetto al 2017.
Gli investimenti nel Regno Unito hanno di gran lunga superato quelli USA, anche a causa della Brexit, che obbliga Londra a rendersi più “attraente” per non rischiare il collasso quando uscirà dall’euro, nel 2019.
Ma non è tutto: la Gran Bretagna ha superato anche l’Europa (26 miliardi di investimenti), diventando la nazione principale per la Fintech con oltre il 50% del totale in zona euro.
I britannici hanno attirato ben 16,1 miliardi di dollari, contro i 14,2 degli USA. Ben quattro delle prime dieci operazioni sono avvenute proprio nel Regno Unito.
I maggiori investimenti? L’acquisizione di Worldpay da parte di Vantiv per quasi 13 miliardi di dollari, le operazioni della banca digitale Revolut e delle società Moneyfarm e Flender.
Le banche cercano di risparmiare sui costi e aumentare l’offerta di servizi, ecco perché il Fintech si ha raggiunto livelli da prima linea.
Ma anche il settore Regtech, Wealth Management e digital idenfitication verification non se la passa male, con investimenti di 1,37 miliardi di dollari, ben oltre i risultati del 2017.
Il settore Regtech (regulatory technlogy relativa alla gestione dei dati utente) è esploso anche grazie all’introduzione di GDPR, PSD2 e MiFIDII/MIFIR.