
Un sondaggio recentemente effettuato da Gartner mette in evidenza come sono sempre di più i consumatori che optano per i sistemi di intelligenza artificiale. In estrema sintesi, le motivazioni prevalenti di questa scelta sono strettamente connesse a due aspetti: risparmio di tempo e risparmio di denaro. Ma non solo. Nonostante ciò, comunque, vengono fuori tutta una serie di preoccupazioni inerenti alla privacy.
Quali sono le reali motivazioni che inducono i consumatori a scegliere i sistemi di intelligenza artificiale? Stando a quanto dichiara Stephanie Baghdassarian, che in Gartner ricopre il ruolo di reasearch director, i consumatori non possono rinunciare ai sistemi di intelligenza artificiale: dal punto di vista tecnologico, i benefici apportati sono tangibili e di una certa entità. Mentre per gli aspetti più intangibili, come il divertimento, la socializzazione e la proiezione del proprio sé, sono ben altre le tecnologie scelte.
Tempo, denaro e intelligenza artificiale
58 intervistati su 100 hanno sostenuto che userebbero volentieri l’intelligenza artificiale, nel momento in cui questa si rivelasse utile nel risparmiare tempo quando si devono portare a termine dei compiti. 53 intervistati su 100 farebbero la stessa cosa, nel momento in cui vi fosse la possibilità di risparmiare soldi.
Come sottolinea Stephanie Baghdassarian, trovare l’offerta migliore in riferimento all’acquisto di un prodotto o di un servizio, così come mostrare il miglior percorso possibile a fronte di una specifica destinazione, nell’ottica di risparmiare soldi sul carburante o ancora sul pagamento dei pedaggi autostradali sono due dei più validi esempi che si possono fare per spiegare l’utilità dell’intelligenza artificiale.
Accesso semplificato alle informazioni
Anthony Mullen, che ha diretto in prima persona il sondaggio di Gartner, ha spiegato che uno degli aspetti più apprezzati nell’ottica dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale sarebbe quello dell’accesso semplificato alle informazioni. Lo rivela il 47% degli intervistati. Ottenere dettagli sul consumo quotidiano dei beni, così come informazioni specifiche in relazione alle indicazioni di viaggio e alle diverse possibilità di trasporto sarebbe cosa particolarmente gradita per molti.
Segni vitali e identificazione delle caratteristiche facciali sì, ma occhio alla privacy. Dato poi molto interessante, come palesato dal 70% degli intervistati, è che non ci sarebbe alcun timore reverenziale nell’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiali volti ad identificare le caratteristiche facciali e i segni vitali, come ad esempio il battito cardiaco, al fine di rendere ancora più sicure le transazioni.
Tuttavia, dal sondaggio viene fuori che il 52% deli intervistati, nel momento in cui si parla di analisi delle emozioni nelle espressioni facciali è piuttosto restia a far sì che i sistemi di intelligenza artificiale le prendano in esame. La cosa risulta ancora più evidente per ciò che concerne l’analisi della propria voce.
In questo caso è addirittura il 63% degli intervistati a mostrarsi alquanto titubante. Il motivo? Trattasi di aspetti troppo personali e soggettivi che lascerebbero intendere qual è il loro reale stato d’animo. In definitiva, nel momento in cui in ballo c’è la privacy dei diretti interessanti, la soglia dell’attenzione aumenta. Proprio come le preoccupazioni.
Basti pensare che 65 intervistati su 100 nella ricerca Gartner sostengono senza mezzi termini che la tecnologia incentrata sull’intelligenza artificiale distruggerà e non migliorerà in alcun modo la loro privacy.
La sfida per i professionisti dell’IT
Chi lavora o chi lavorerà nell’area IT si troverà nei prossimi anni di fronte ad un obiettivo particolarmente sfidante: adattare l’approccio dell’intelligenza artificiale al coinvolgimento dei numerosi clienti.
Dato che questi presentano profili totalmente differenti, spesso antitetici, soddisfare appieno le innumerevoli preferenze e le varie opinioni sarà la sfida dei responsabili IT che dovranno adoperare tecnologie incentrate sull’intelligenza artificiale che rispettino appieno la privacy dei clienti e che operino all’insegna della più totale trasparenza.
Conclusioni
Tirando le somme, il rapporto tra i consumatori e i sistemi di intelligenza artificiale sono ben definiti: i primi saprebbero alla perfezione come raggiungere i loro obiettivi con questa tecnologia del futuro che ha mosso da qualche tempo a questa parte i primi passi, ma che in realtà ha ancora molto da mostrare. E’ questa la sintesi della ricerca di Gartner.