
Tiberius, società svizzera di gestione patrimoniale, ha intenzione di integrare i propri servizi con l’introduzione di una nuova criptovaluta. Stando a quanto suggerisce un dossier di Bloomberg datato lo scorso 27 settembre, la novità è che a supportare l’asset digitale saranno alcuni metalli, che per lungo tempo hanno rappresentato il core business del Gruppo Tiberius.
Tiberius è stata fondata nel 2005 come società di gestione patrimoniale delle commodity, e ora è responsabile di circa 350 milioni di dollari di patrimonio gestito.
Il nuovo asset criptovalutario sarà chiamato Tiberius Coin, sarà emesso sulla blockchain e avrà un valore direttamente correlato a rame, alluminio, nichel, cobalto, stagno, oro e platino. L’amministratore delegato di Tiberius Technology Ventures AG, Giuseppe Rapallo, ha dichiarato che
Invece di utilizzare la valuta digitale con un solo prodotto di base, abbiamo scelto un mix di metalli tecnologici, metalli stabili e metalli per veicoli elettrici. Questo darà alla moneta una maggiore diversificazione, rendendola più stabile e attraente per gli investitori.
Secondo Rapallo, questa moneta avrà un valore di partenza di 70 centesimi di dollaro, con proposta effettiva basata sul valore e sulla disponibilità dei metalli corrispondenti. L’exchange su cui sarà possibile operare è Latoken, con sede in Estonia.
Ricordiamo come già in passato ci siano state altre criptovalute che in passato hanno cercato di coordinarsi con i valori dei metalli di base.
Verso l’inizio di settembre, la società svizzera Komgo aveva scelto di utilizzare una piattaforma aperta a blockchain per poter digitalizzare i processi che coinvolgono il trading e le materie prime, con il servizio che però non sarà operativo fino alla fine dell’anno.