
Tra i nomi più noti della finanza a livello mondiale, Warren Buffett è un economista americano classe 1930 soprannominato e noto nel settore con il nome di Oracolo di Omaha. Occupa attualmente i primi posti nella classifica degli uomini più ricchi del pianeta ed è il maggior value investor di sempre, ovvero tra i più grandi professionisti capaci di acquistare titoli a prezzi inferiori rispetto a quello che è il loro valore intrinseco.
Si è accennato come Warren Bullet sia tra i nomi più noti all’interno del mondo della finanza, conosciuto a livello globale per la sua esperienza e per le sue idee sui modi più vantaggiosi di investire. È questo il motivo per cui il suo quasi improvviso interesse per il Fintech, in cui ha investito una somma non indifferente, ha rappresentato una notizia bomba per l’intero settore.
Berkshire Hathaway: 600 milioni di dollari investiti nel Fintech
La Berkshire Hathaway, una delle società più importanti facenti capo proprio all’economista Warren Bullet, si è lanciata in maniera ufficiale nel Fintech. E questo avviene nonostante Buffett abbia sempre ribadito, ed in maniera abbastanza netta, come i settori tecnologici siano un po’ distanti dai suoi interessi.
È il Wall Street Journal a svelare in maniera approfondita i dettagli economici di quest’operazione. Si parla di una cifra enorme, ben 600 milioni di dollari, che la Berkshire avrebbe investito in due player del Fintech che operano attualmente, con un certo margine di successo, all’interno dei cosiddetti paesi emergenti.
Gli oggetti dell’investimento sono due nomi conosciuti nella tecnofinanza d’oltreoceano, ovvero la Paytm e la Stoneco.Ltd. La prima si occupa di e-payment, ovvero pagamenti elettronici, in India dove è tra le realtà più attive del momento, mentre il secondo opera in Brasile ed è un processore di pagamenti caratterizzato da una crescita esponenziale negli ultimi mesi.
Una grande svolta senza dubbia per Buffett e per la sua società dato che è risaputo come l’economista e la stessa Berkshire siano più propensi a quelli che vengono definiti investimenti tradizionali e che gli stessi avvengano per lo più all’interno del territorio statunitense. Con quest’acquisizione, però, il discorso è destinato a cambiare notevolmente dato che tanto la Berkshire che Buffett sono entrati a tutto campo nella fintech in una realtà come quella brasiliana.
Non è difficile leggere in tutto questo una grandissima necessità di cambiamento e di allargamento dei propri orizzonti aprendosi, in questo modo, a forme di investimento completamente nuove e che, magari, non si sarebbe pensato di realizzare fino a pochissimo tempo fa.
Entrambi gli investimenti sembrano, comunque, concentrarsi su realtà che, benché lontane dai canoni tradizionali, dimostrino di essere concrete e ben avviate. Non a caso, StoneCo è il processore di pagamenti più affermato in tutto il Brasile mentre Paytm, nel campo dei pagamenti elettronici, conta centinaia di milioni di iscritti e per funzionalità potrebbe concorrere con nomi più conosciuti come Paypal.
Entrambe le realtà oggetto dell’investimento di Buffett sono dominanti all’interno del mercato locale e lavorano in ambiti completamente regolamentati. Sono queste due delle caratteristiche più importanti che le hanno poste al centro dell’attenzione della Berkshire e del suo leader.
A guidare questo accordo destinato a rimanere negli annali del mondo della finanza sono stati gli investment manager di Buffett, ovvero Tod Combs e Ted Weschler i cui nomi rimarranno impressi nella mente di tutti gli appassionati. È, infatti, grazie alla possibilità data loro dall’economista americano di gestire in autonomia le acquisizioni finanziarie di alcune delle sue società che i nomi di Buffett e quelli del Fintech sono ora intrecciati tra loro e destinati a camminare di pari passo d’ora in avanti.