
Se c’è una nicchia che nei prossimi mesi e anni è destinata a esplodere, è senza dubbio quella delle consegne della spesa a domicilio, che all’estero viene chiamata “Grocery delivery“. E se scendono in campo colossi come Google e Amazon, allora c’è davvero del potenziale.
Oggi cercheremo di capire perché si tratta di un settore dalle ottime prospettive e perché conviene tenerlo d’occhio nell’ottica di investimenti a medio-lungo termine.
Le parti in gioco
Il servizio si basa su almeno tre figure chiave: il fornitore dei prodotti, la piattaforma che gestisce gli ordini e il singolo che effettua le consegne. È chiaro che ci sono vantaggi economici per tutte e tre le parti.
Partiamo dal fornitore dei prodotti, con ogni probabilità un supermercato (o una catena di supermercati) ma anche un negozio al dettaglio (di dimensioni consistenti). Sfruttando la visibilità data da internet, aumenterebbe di gran lunga il proprio giro d’affari, con conseguente incremento di ricavi.
Per farlo, il fornitore dovrà stringere un accordo con una piattaforma che permetta di ricevere e distribuire gli ordini dei clienti. In questo caso si aprono le porte a brand più o meno noti che abbiano le possibilità e le competenze necessarie per gestire un business online di dimensioni importanti.
Non per niente, colossi come Amazon, Google e Alibaba sono già inseriti in questo business attivo all’estero e ora anche in qualche città d’Italia.
Il terzo soggetto che trae vantaggio è l’autista che si occupa di caricare i prodotti dal fornitore e consegnarli nel giro di una, massimo due ore al cliente. La consegna della spesa a domicilio potrebbe diventare un settore da numerosi posti di lavoro, l’ideale per i disoccupati ma anche per chi vuole arrotondare il proprio stipendio con un lavoretto extra.
I big player delle consegne a domicilio
Dalle start up ai colossi dell’e-commerce, tutti vogliono essere presenti sul mercato delle consegne a domicilio. Alcuni servizi sono attualmente attivi solo all’estero, ma qualcosa di concreto si sta già muovendo anche in Italia con Amazon Prime Now.
Amazon Prime Now
Amazon Prime Now è il nuovo servizio di spedizione ultra rapida offerto dal noto brand, in esclusiva per tutti i clienti Amazon Prime. Si tratta di consegne portate a termine entro un paio d’ore al costo di 3,49€ se l’ordine è inferiore a 50€ e gratuite per ordini superiori a 50€. Per la consegna urgente entro un’ora, si pagherà 7,99€.
L’Italia è il secondo stato europeo in assoluto ad adottare il servizio, che, per ora, è disponibile solo nelle città di Milano e Roma. Proprio a Roma, Prime Now è diventato operativo grazie alla partnership con Pam Panorama, che offre oltre 8.000 prodotti ordinabili online. Si va dagli alimentari, ai prodotti per la cura della persona e della casa.
Il servizio è disponibile dalle ore 8 del mattino, fino a mezzanotte, tutti i giorni della settimana, festivi compresi. Come fare per utilizzarlo? Basta scaricare l’app Prime Now sul proprio smartphone e attivare le notifiche. Ricordiamo che bisogna essere clienti Amazon Prime, il servizio spedizioni che costa 4,99€ al mese oppure 36€ all’anno.
Link: Amazon Prime Now.
Google Express
Il contraltare di Amazon nell’ambito della grocery delivery è Google Express, servizio attivo per ora solamente negli Stati Uniti d’America. Google Express ha stretto partnership con Walmart, CostCo, Target e Walgreens, grazie ai quali si potrà acquistare cibo, ingredienti per ricette e pasticceria.
Le consegne avvengono il giorno dopo o al massimo due giorni dopo. Non si paga l’iscrizione e anche le consegne sono gratuite, se raggiungono il minimo richiesto di 25 dollari (in altri casi di 35 dollari).
Link: Google Express.
Instacart
Passiamo a Instacart, un’azienda attiva del 2012 e operante nei soli Stati Uniti (più le città canadesi di Vancouver e Toronto). Le consegne avvengono a volte anche in meno di un’ora e in alternativa, i prodotti possono essere ritirati nei negozi più vicini a casa.
I grandi marchi della distribuzione associati con Instacart sono: Whole Foods Market, Fairway, Costco, CVS e Petco. Il servizio prevede un abbonamento mensile o annuale che consente di ricevere consegne gratuite illimitate per ordini superiori ai 35 dollari. L’ordine minimo, per il quale si pagherà la commissione, è di 10 dollari.
Link: Instacart.
Shipt
Shipt è un altro servizio di consegne attivo dal 2014 solo in alcuni stati degli USA (per la precisione in: Alabama, Arizona, Florida, Georgia, Illinois, Indiana, Kentucky, Michigan, Missouri, North Carolina, Ohio, Oklahoma, South Carolina, Tennessee, Texas, Virginia, e Wisconsin).
Shipt si differenzia dai concorrenti per la possibilità di richiedere consegne giornaliere sempre allo stesso orario. I prodotti ordinabili sono quelli dello shop online Target.
I pagamenti avvengono su base mensile a 14 dollari, oppure annuale al costo di 99 dollari.
Link: Shipt.