
Mai sentito parlare di Robert Kiyosaki? Si tratta di un personaggio molto noto negli USA per il suo attivismo in campo economico e per la sua filosofia imprenditoriale ben illustrata nei suoi libri, divenuti un vero vademecum da leggere attentamente per tutti gli appassionati di risparmio, investimenti, business, management e money.
A metà degli anni ’90, grazie a una serie di fortunati investimenti, Robert Kiyosaki fonda la Cashflow Technologies, l’azienda di sua proprietà che gestisce i suoi brand più famosi (Rich Dad e Cashflow), di cui ancora oggi è detentore delle quote di maggioranza.
Da allora la sua ascesa non è di certo passata inosservata, tant’è vero che è considerato uno dei guru della finanza personale più apprezzati in assoluto, ed è anche uno degli opinionisti e commentatori economici più influenti della televisione statunitense.
Alla base del successo di Robert Kiyosaki c’è la convinzione che ognuno di noi, se ben motivato e convinto delle proprie capacità personali e professionali, può raggiungere qualsiasi obiettivo in campo imprenditoriale.
Da questa sua filosofia manageriale e imprenditoriale, Kiyosaki ha dato vita ad una letteratura interessantissima costituita da ben quindici libri motivazionali, di cui Rich Dad Poor Dad (Padre Ricco Padre Povero) è senza dubbio il più noto.
Da questa premessa, ecco la guida che raccoglie i tips e i principi basilari che sono alla base della filosofia e del pensiero contenuto in Rich Dad Poor Dad.
Rich Dad Poor Dad: premessa
Per chi non avesse ancora acquistato il libro Rich Dad Poor Dad, diamo una veloce “infarinatura”, anche se consigliamo di leggerlo attentamente tutto in un fiato per coglierne la vera “essenza”.
Il libro narra la storia di Robert Kiyosaki da giovane, che si divideva tra il suo vero padre, un insegnante alle scuole superiori, un uomo molto istruito ma povero, e un padre ricco che in realtà non aveva avuto una grande istruzione, ma guadagnava molti soldi passivamente.
Il libro Rich Dad Poor Dad contiene diversi spunti molto interessanti riassumibili nei seguenti consigli.
Principio 1: il ricco non lavora per soldi
Nel libro il termine “povero” è riferito a tutte quelle persone che guadagnano molti soldi, ma che non investono i propri guadagni per acquisire altri asset che generino flussi di liquidità costanti, ma semplicemente utilizzano e “assorbono” i propri guadagni in spese.
La classe media lavora per guadagnare i soldi, ma non per reinvestirli, mentre i ricchi utilizzano i soldi per reinvestirli, e fanno sì che i soldi generino altri capitali pronti per essere investiti nuovamente.
Ben si comprende che i ricchi avranno sempre a disposizione flussi di liquidità pronti per generare un ROI, ovvero un rendimento economico utile per assicurare una vita di felicità, di agi e di lusso. Nel lungo periodo, infatti, non conta quanto si guadagna, ma semplicemente quanto si riesce a risparmiare e a reinvestire per generare altre entrate extra monetarie.
Principio 2: differenza tra asset e liability
Le attività forniscono un beneficio economico futuro, mentre le passività rappresentano un’obbligazione futura. Un asset è un business che non ha bisogno di noi per poter proseguire, non c’è necessità di lavorare, altrimenti diventerebbe il nostro lavoro principale.
La differenza tra attività e passività è l’equity, ovvero il patrimonio netto. Per ogni individuo, il bene primario è rappresentato dall’acquistare un immobile, mentre la passività è rappresentata dal mutuo, la differenza tra il bene e l’onere di rimborsare la rata del mutuo è il patrimonio netto.
Principio 3: l’intelligenza finanziaria è la chiave per diventare ricchi
L’intelligenza finanziaria è la chiave per diventare ricchi. Il modo per diventare ricchi è semplicemente sapere con certezza che cos’è un asset e destinare i propri capitali per mettere in atto una strategia di investimento fruttuosa.
Secondo Robert Kiyosaki, per poter gestire i propri soldi in modo corretto, si dovrebbe sviluppare la cosiddetta intelligenza finanziaria che consiste in un mixage di investimenti, legge, marketing e contabilità.
In questo modo si possono sviluppare tre abilità di gestione: la gestione del cash flow, la gestione dei sistemi e delle organizzazioni e la gestione delle persone.
Principio 4: il ricco trasforma le proprie passioni in lavoro
Per Robert non è importante quanto si guadagna, ma si deve pensare e valutare principalmente a cosa si fa per guadagnare soldi. Il ricco è in grado di trasformare le proprie passioni in un lavoro. L’importante è accettare guadagni leggermente inferiori rispetto a quelli che si potrebbero ottenere con dei lavori che non ci piacciono.
Principio 5: Lavora per imparare, non lavorare per soldi
Il capitolo 7 di Rich Dad Poor Dad riguarda la motivazione al lavoro, ovvero imparare sul posto di lavoro.
Robert inizia il capitolo raccontando una storia di un’intervista fatta ad uno scrittore brillante che, nonostante le sue notevoli capacità, confessa di aver non poche difficoltà finanziarie, e si auto-rimprovera nonostante abbia conseguito una laurea magistrale in Letteratura Inglese.
Robert afferma che essere un talento in un settore non garantisce il successo finanziario. Il mondo è pieno di persone con tanto talento da spendere, ma la maggior parte vive costantemente in difficoltà finanziarie. Le persone devono acquisire l’intelligenza finanziaria, “una sinergia di contabilità, investimento, marketing e diritto” (p.172) per avere successo nella vita. L’intelligenza finanziaria offre a ogni persona varie opzioni nella vita e aiuta a prendere decisioni informate.
Robert ritiene che le persone non debbano lavorare per soldi, ma debbano cogliere l’opportunità di imparare, e propone di avere un’aspettativa della propria vita di lungo termine.
Principio 6: affronta e supera gli ostacoli
Per poter iniziare a ragionare secondo i principi dell’intelligenza finanziaria, bisogna superare i seguenti ostacoli: paura, il cinismo, la pigrizia, le cattive abitudini e l’arroganza.
Per ottenere la libertà finanziaria, ogni persona deve essere in grado di trasformare i propri ricavi attivi, che si sviluppano attraverso il lavoro diretto, in ricavi di portafoglio ovvero in rendimenti economici che non hanno bisogno del nostro lavoro diretto per fruttare.
Dieci passi per risvegliare il tuo genio finanziario
Il capitolo 9 di Rich Dad Poor Dad analizza i “Dieci passi per risvegliare il tuo genio finanziario“. Ecco come li riporta lo stesso Robert Kiyosaki.
- Concilia i motivi personali con quelli professionali per generare ricchezza continua nel tempo. Queste ragioni ti ispireranno a perseverare e a superare gli ostacoli presenti nella tua vita. Robert riporta le seguenti ragioni per acquisire ricchezza:
- Non voglio essere un impiegato per tutta la vita
- Non credo nella sicurezza del lavoro
- Non voglio privare i miei figli del mio tempo a causa della frenesia o del duro lavoro per portare a casa un pezzo di pane
- Non voglio trascorrere questa vita senza lasciare un’eredità ai miei figli
- Voglio essere libero di viaggiare in tutto il mondo
- Voglio che i soldi funzionino per me e che supportino lo stile di vita che mi piace
- Scegli di essere ricco pianificando al meglio le tue risorse:
- Come organizzare il tempo a disposizione?
- Cosa fare con i soldi?
- Quali sono i tasks da raggiungere?
- Scegli gli amici con cautela. Non ascoltare le persone che hanno paura di rischiare. Finirai come loro!
- Continua ad apprendere nuove strategie e tattiche finanziarie: lavorare sodo per fare soldi è una vecchia abilità finanziaria oramai superata: la lotta finanziaria non significa saper sopravvivere alla quotidianità.
- Controlla il flusso di cassa, controlla la tua mente, le tue emozioni ed il tuo tempo.
- Paga “generosamente” i tuoi consulenti che ti seguono ogni giorno e ti aiutano a massimizzare i tuoi capitali.
- Attenzione a massimizzare il Return On Investment (ROI).
- Accumula ricchezza per concederti il lusso nel prossimo recente futuro: automobili, terreni, case, ecc. Il lusso lo puoi acquistare solo se hai a disposizione ingenti capitali.
- Emula persone di successo del calibro di Warren Buffett, Peter Lynch, George Soros, Donald Trump, Jim Rogers etc., impara da loro e seguili.
- “Raccogli quello che semini”. Robert distingue tra due tipi di dare: “dare per ricevere e dare per dare; il vero motivo per cui non riceviamo ciò che vogliamo è perché diamo per ricevere invece di dare per dare”.
Di seguito il video dal quale abbiamo preso spunto per questo articolo: