Quando pensiamo all’intelligenza artificiale, viene subito in mente un robot o un film di fantascienza, mentre ormai è una parte integrante del nostro quotidiano e supporta un numero sempre più crescente di attività.
L’intelligenza artificiale si applica a molti e svariati campi di utilizzo. Dai sistemi di guida assistita delle automobili, ai chatbot che permettono di interagire con i brand o agli algoritmi che interpretano i nostri gusti e ci spingono su prodotto anziché un altro.
L’Artificial Intelligence si adatta a qualsiasi tipo e dimensione di azienda, da quella manifatturiera dove assiste i sistemi di gestione e operativi, a quella sanitaria in cui fornisce supporto ai medici per individuare corrette diagnosi e prescrizioni.
Un business destinato a crescere
Secondo l’International data corporation (Idc), che si occupa di ricerche e analisi di mercato, oltre che di consulenza nei settori dell’informatica e della comunicazione, gli investimenti nel business tecnologico sono aumentati negli ultimi anni.
Non di meno, sono destinati a crescere in modo esponenziale entro il 2020 fino a toccare i 78 miliardi di dollari in tutto il mondo. Anche l’Italia si sta allineando con questi dati, dal 2017 gli investimenti si sono incrementati e per il 2019 si prevede una spesa di 25 milioni nel business 4.0.
La tecnologia mobile e l’Artificial Intelligence
Oggi vediamo verificarsi quello che otto anni fa aveva preannunciato Eric Schimdt, allora amministratore delegato di Google, dicendo “Tra qualche anno sarà tutto mobile” e, così è arrivato il cellulare, il primo smartphone, le video chiamate, le app e l’intelligenza artificiale, con tutti i suoi pro e i suoi contro.
I dati viaggiano sempre più veloci e permettono di offrire servizi sempre più mirati al singolo individuo. La velocità però rende più superficiali e abituati ad avere qualsiasi informazione in modo immediato, accorciando la memoria.
La rapidità dei dati richiesti in modo gratuito dalle grandi piattaforme per e-mail, app e social network ha creato un sistema senza regole, a cui si è iniziato a dare dei limiti con la direttiva GDPR europea emanata a maggio 2018.
L’Intelligenza artificiale è solo all’inizio del suo sviluppo, basti pensare che le interazioni vocali nei prossimi anni arriveranno a produrre un’esperienza emotiva anche con elementi visuali oltre che uditivi.
Infine l’Artificial Intelligence è sicuramente una grossa opportunità per il brand che riuscirà ad intercettare le innovazioni fin da subito, e permetterà di costruire relazioni con l’utente in tempo reale, tramite messaggi, offrendo contenuti e offerte.
Zenfon 5: il primo smartphone con l’Artificial Intelligence
Lo Zenfon 5 di Asus, uno smartphone dual-camera 6,2? uscito sul mercato ad aprile 2018, è il primo esempio di applicazione dell’intelligenza artificiale sul mobile. Non si scarica praticamente mai, perché ha un meccanismo che ritarda l’invecchiamento della batteria.
E’ il primo in assoluto ad avere il riconoscimento visivo per accedere alla schermata principale con le funzioni e le app. Regola in modo automatico il volume della suoneria a seconda dell’ambiente circostante, in modo da non suonare in posti come chiese o durante le riunioni d’ufficio.
Il processore di ultima generazione, è in grado di supportare app molto pesanti e, già di serie sono installate app di giochi che richiedono un notevole quantitativo di memoria. Anche la fotocamera è all’avanguardia e intelligente, si adatta agli scenari che ha di fronte ed imposta in modo automatico l’inquadratura per una resa perfetta.
Il successivo Zenfone 5Z ha un processore ancora più evoluto e più veloce, inoltre possiede una maggiore memoria, 128 giga rispetto ai 62 dello smart 5. La batteria si ricarica velocemente e il sistema Dual Sim permette l’alta definizione delle chiamate.
La fotocamera ancora più evoluta permette di scattare foto nitide anche in scarsità di luce o di notte. Questi sono solo gli apripista dell’applicazione dell’intelligenza artificiale sugli smartphone, negli anni avvenire la tecnologia e sua innovazione coinvolgerà tutto il settore della telefonia mobile.