
Il direttore generale del colosso asiatico AliExpress, Wang Mingqiang, è convinto che l’Italia sia il paese con il potenziale più adatto per diventare, entro i prossimi 5-10 anni, il principale punto di riferimento per la vendita online della merce in Europa e nel resto del mondo.
Questa è un’opportunità imperdibile per le piccole-medie imprese italiane non solo per far diffondere in maniera capillare il Made in Italy, ma anche per far aumentare in modo considerevole il loro fatturato, in quanto verrebbe generato un volume d’affari di miliardi di Euro/Dollari.
Perché proprio l’Italia
Mingqiang ha scelto di investire sull’Italia, in quanto piacevolmente impressionato da tale paese durante i suoi viaggi, durante i quali ha potuto constatare che qui è presente un’enorme varietà di imprese, che vanno dalle piccole botteghe artigianali alle grandi multinazionali, tutte ben capaci di mantenere un rapporto qualità-prezzo concorrenziale.
I settori che hanno maggiormente colpito l’uomo d’affari sono quello dell’abbigliamento e dell’arredamento, da sempre sinonimo di eleganza.
La Strategia di Alibaba
La strategia principale di Alibaba è quella di acquistare da tutto il mondo per vendere il tutto il mondo e Mingqiang non l’ha mai tenuto segreto. Adesso sostiene che è giunto il momento di migliorare i servizi della sua impresa, facendo diventare l’Italia un importante polo per l’ e-commerce.
Questo porterebbe alla clientela europea diversi vantaggi, tra cui:
- Tempi di consegna degli ordini velocizzata
- Abbattimento di eventuali dazi doganali, che attualmente scoraggiano molti acquirenti
- Possibilità di ricevere assistenza alla clientela in lingua italiana
- Reso degli articoli difettosi o non soddisfacenti più semplice, poiché potrebbe appoggiarsi a corrieri nazionali
I test della suddetta piattaforma sono già partiti e stanno progredendo molto rapidamente: l’obiettivo è quello di far partire le vendite a fine marzo 2019 con centinaia di venditori, destinati a diventare migliaia nell’arco dell’anno successivo. Il magnate cinese punta ad avere un milione di PMI (acronimo di piccole e medie imprese) in tutto il mondo e centomila in Italia.
Un altro importante obiettivo di Mingqiang è quello di abbattere tutte le barriere del protezionismo, decisamente dannose per l’economia mondiale. Una soluzione per iniziare a dare una svolta decisiva è quello di dare assistenza ai venditori, creando così nuovi business ma soprattutto posti di lavoro.
Ma per realizzare tutto questo, è necessario puntare sulla formazione e creare delle infrastrutture e-commerce adatte: infatti ci saranno dei progetti con diverse università e Camere di Commercio Italiane.
Aliexpress pronta a sfidare Amazon Italia
La presenza di Alibaba in Italia è sempre più influente, soprattutto grazie al passaparola tra gli utenti, in quanto i prezzi degli articoli sono pressoché stracciati: per esempio un orologio da polso può costare 2 Dollari, un cellulare 15 Dollari e via discorrendo, ma quanti sono i clienti italiani e quanto spendono è ancora un segreto gelosamente custodito.
Questo è possibile perché la piattaforma cinese è un potente intermediario tra venditori e acquirenti, permettendo ai primi di abbattere molti costi che dovrebbero sostenere in caso di negozio fisico. Ma a quanto pare, il mercato virtuale non basta più ad Aliexpress: ha infatti recentemente comprato il 36% della catena Sun Art Retail, diventando così socio della multinazionale di distribuzione francese Auchan.
Sta pensando di offrire il servizio di spesa online proprio come il suo concorrente Amazon, che ha recentemente acquistato il gruppo alimentare USA, Whole Foods?