
Il mondo della blockchain e in particolare della criptovaluta Ethereum è in movimento, ma non vengono mantenute le tempistiche di rilascio degli aggiornamenti.
Un Tweet di Peter Szilagyi, team leader di Constantinople, ha annunciato che l’emissione del controverso hard fork di Ethereum sarà ulteriormente ritardata al 27 febbraio 2019. In tale data è previsto il raggiungimento del blocco 7.280.000, che farà scattare l’aggiornamento.
Nuova vulnerabilità di Ethereum
Gli auditor rilevano un rischio di re-entrancy attack come effetto collaterale dell’aggiornamento. Questo nuovo ritardo di Constantinople, il cui rilascio era in origine previsto per ottobre 2018, deriva da un grave problema di vulnerabilità che affligge la sua sicurezza.
A rilevare la falla è stata la società di auditing iChainSecurity e la notizia è stata resa pubblica il 15 gennaio 2019. Constantinople. che prevede commissioni più economiche per alcune transazioni su Ethereum, consentirebbe come effetto indesiderato la possibilità di utilizzo degli smart contract per attaccare la rete e sottrarre criptovalute.
Cosa comporterà Constantinople
Bitcoin Cash sta a Bitcoin Classic come Constantinople sta ad Ethereum. La qualità di hard fork che possiede l’aggiornamento, risiede nella circostanza che al suo esito, i blocchi precedenti diventeranno invalidi per la nuova versione è i nuovi blocchi saranno invalidi per la vecchia versione.
Questo cambiamento radicale costringerà tutti gli appartenenti alla rete ad eseguire l’upgrade per aggirare l’incompatibilità tra le due versione della Blockchain di Ethereum, rappresentati dai due rami della “forchetta”.
Una single fork sarà implementata sulla rete principale e un’ulteriore single fork lo sarà sulla rete di test, allo scopo di mantenere l’allineamento alle funzioni della rete principali. Insieme a Constantinople verranno implementate cinque EIP, cioè Ethereum Improvement Proposals.
Queste EIP sono necessarie ad ammorbidire il passaggio da un protocollo PoW ad uno molto più veloce di tipo PoS.
Consenso attraverso PoW o PoS
la soluzione casuale è molto più efficiente di quella a base sfida. L’algoritmo di consenso di tipo Proof of Work (PoW) prevede di assegnare la priorità e quindi il premio a chi risolve un problema matematico complesso.
Il sistema Proof of Stake (PoS) risolve invece attraverso un ballottaggio casuale. Questo metodo è molto più efficiente in termini di capacità di calcolo ed energia assorbita.
Gli osservatori rilevano che la variazione di algoritmo di consenso da PoW a PoS sarà pressoché obbligata anche per Bitcoin, alla luce della onerosità dei costi strutturali per risolvere i quesiti matematici rispetto all’esiguità che assumeranno i premi. Questa in particolare è l’opinione della BIS, la Banca dei Regolamenti Internazionali.
Adesioni a Constantinople
Le principali piattaforme aderiscono alla nuova chain ma il valore del titolo Ethereum scende. Coinbase, Binance, Huobi, Kraken e altre piattaforme di scambio Ethereum hanno espresso la loro adesione al nuovo aggiornamento.
Kraken in particolare, esclude il sorgere di competizione tra le due Blockchain di Ethereum, come invece è accaduto all’avvento di Bitcoin Cash per Bitcoin Classic. Anzi, la piattaforma prevede un avvio della vecchia Blockchain verso l’obsolescenza.
Sul versante borsistico, la quotazione si Ethereum nei mercati finanziari ha incontrato una fase di crescita, alla luce delle grandi aspettative che genera l’aggiornamento Constantinople.
Tuttavia, alla notizia di un ulteriore posticipo il prezzo di Ethereum è sceso di 150 punti base fino a toccare i 125,5 USD.