
Ben 530 milioni di dollari, tanti ne sono serviti ad Amazon, la più grande azienda di e-commerce al mondo, per acquistare la piccola Aurora Innovation, un’azienda specializzata al momento nello sviluppo di auto a guida autonoma.
Perché proprio Aurora Innovation
Aurora Innovation è una start-up, un’azienda cioè in cerca di capitali, specializzata in un settore ben determinato, quello della guida autonoma delle vetture. L’azienda, nata qualche anno fa grazie alla collaborazione di alcune teste pensanti, come ad esempio Chris Urmson (ex ingegnere Google), Drew Bagnell (co fondatore del reparto autonomy di Uber) e Sterling Anderson (ex uomo di spicco di Tesla) era alla ricerca di capitali e per questo era stata messa sul mercato, suscitando le attenzioni di alcune delle più grosse case automobilistiche al mondo.
Jeff Bezos in tale contesto non ci ha pensato moltissimo e con un investimento di oltre mezzo miliardo di dollari ha acquisito tutto il know-how di Aurora, battendo sul tempo le imprese concorrenti. Immediatamente gli analisti finanziari si sono chiesti a cosa possano servire le competenze di Aurora all’interno della più grande azienda di commercio online, gli indizi portano in una sola direzione: quella della consegna dei prodotti venduti 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana.
La guida autonoma unita all’e-commerce
La direzione che vorrebbe prendere l’azienda americana guidata da Bezos sembra abbastanza chiara. Al giorno d’oggi infatti i problemi maggiori Amazon li riscontra non tanto nella fase della vendita, quanto in quella successiva delle consegne alla clientela. L’azienda del magnate americano vorrebbe automatizzare, dopo la gestione del magazzino, anche l’ultimo passaggio.
In tale contesto le competenze acquisite con l’acquisto della Aurora Innovation potrebbero risolvere per sempre l’empasse. Una vettura a guida autonoma opportunamente programmata potrebbe infatti, in tutte le ore del giorno e della notte, procedere alla consegna dei prodotti venduti da Amazon. In questo caso non ci sarebbero più problemi di corrieri, di traffico, di ferie o di ore lavorative, con le consegne che sarebbero più rapide e precise.
È superfluo sottolineare come la produttività di Amazon aumenterebbe a dismisura, con un conseguente aumento dei ricavi dell’azienda americana.
I prossimi passi di Amazon
C’è incertezza nei prossimi sviluppi successivi alla recente acquisizione di Aurora Innovation. Bezos proverà immediatamente a schiacciare l’acceleratore della consegna autonoma o invece diversificherà la produzione della giovane start-up? L’azienda infatti è esperta in guida driver less ma nulla vieta che le sue competenze possano essere riversate in altri campi della linea di produzione di Amazon.
Alcuni analisti infatti scommettono che le competenze dei tre manager americani possano portare anche ad una maggiore automazione interna. D’altronde una maggiore produttività passa per un minor tempo passato tra i banchi del magazzino alla ricerca dei prodotti da spedire, fase questa che per il momento è gestita sia dagli uomini che dai robot. Si potrebbe inoltre ipotizzare che nei prossimi mesi i dubbi possano essere svelati, e chissà se Bezos e le sue geniali intuizioni ancora una volta rivoluzioneranno il mondo del commercio online.