
Secondo lo studio condotto dal famoso analista di JP Morgan Nikolaos Panigirtzoglou, nel corso dei prossimi anni assisteremo ad una vera “rinascita” dei bitcoin, la criptovaluta che negli scorsi anni ha permesso a tanti piccoli investitori di aumentare i propri guadagni in tempo breve.
Sino alla fine del 2017 e per tutto il 2018, i bitcoin sono stati oggetti di una classica tendenza speculativa dopo la quale il loro valore si è pesantemente ribassato sino alla cessione del 60% del guadagno registrato. Dopo questo si prospetta però uno straordinario rialzo sul mercato provocato dall’interesse di grandi investitori, i quali si dichiarano pronti ad investire e spendere nel settore complesso delle criptovalute.
Al momento stiamo infatti assistendo ad una stabilità tale che consentirà di preparare il terreno per futuri e avvincenti rialzi, sempre secondo l’analista di JP Morgan, il quale ha inoltre affermato che tutto si giocherà sulla capacità degli azionisti di saper controllare e mantenere il potenziale di guadagno delle criptovalute. Insomma, dopo un periodo abbastanza statico si preannunceranno anni interessanti sia per chi ha precedentemente investito in bitcoin che per chi sta considerando di farlo.
A differenza di altre criptovalute come XRP e ETH, oggetto di particolare interesse soprattutto alla fine del 2018 i bitcoin sembrano seguire un altro andamento. Dopo lo scoppio della cosiddetta bolla speculativa, il loro valore si è assestato al di sotto dei 3.500 dollari a seguito di un pesante ribasso avvenuto negli ultimi mesi.
Al contrario XRP ha assistito ad una nuova considerazione da parte degli investitori per merito dell’interesse mostrato dalla PNC Bank, il colosso americano che ha finalmente deciso di introdurla regolarmente all’interno del proprio sistema.
Per assistere alla rinascita e ad una nuova valutazione dei bitcoin sarà infatti necessario attendere un po’ di anni, sempre secondo Nikolaos Panigirtzoglou il quale però non prevede un percorso facile per chiunque abbia deciso di investire nella criptovaluta. La ragione, a seconda della sua analisi, risiede nell’interesse esplosivo che ha letteralmente travolto il mercato al momento della sua uscita ma che è stata presto arrestata dall’adozione di nuove procedure di controllo.
Le nuove norme in materia di scambi vietano atteggiamenti quali il riciclaggio e l’evasione fiscale, limitando di fatto gli utilizzi della criptomoneta che sino ad ora avevano caratterizzato il suo funzionamento. Numerosi paesi come il Giappone hanno infatti legalizzato la loro circolazione provocando così una diminuzione del valore sino al 25% fornendo alle altri nazioni un modello di protocollo utile per contrastare l’evasione ed i fini illeciti a cui la criptovaluta si prestava.
Tutte queste informazioni presupporrebbero in realtà una diminuzione di interesse da parte dei piccoli e grandi investitori, tuttavia secondo Panigirtzoglou sarebbe proprio questo il terreno più proficuo alla preparazione di una nuova e straordinaria riconsiderazione del bitcoin come criptovaluta. Tra tutte, il bitcoin risulta infatti essere la più famosa ed utilizzata, anche se come abbiamo visto, vi sono altre monete digitali pronte a competere con il colosso.
Per il momento però ci limitiamo ad osservare l’andamento sul mercato affidandoci a quello che gli investitori e gli analisti chiamano “la quiete prima della tempesta“. Sarà proprio una tempesta di interesse ad investire i bitcoin tra un paio di anni e a permettere a chi ha già investito di ritornare ad osservare un aumento ingente dei propri guadagni.