
Secondo fonti autorevoli, Airbnb, la società americana di gestione condivisa delle case private ubicate in ogni angolo del pianeta, si starebbe preparando a varare a breve un nuovo servizio riservato ai suoi utenti. Da quanto appreso dalle nostre fonti di Berlino, il presidente di Airbnb Homes Greg Greely, avrebbe dichiarato l’intenzione dell’azienda di vendere anche prenotazioni e biglietti aerei.
“Vogliamo farlo!”, è stata questa la chiara risposta di Greely a chi gli ha chiesto se Airbnb ha nei suoi progetti quello di fare il suo ingresso anche nel mondo del trasporto aereo. Parlando alla più grande fiera internazionale del turismo, ITB Berlin, giovedì 7 marzo 2019, il Presidente di Airbnb Homes non lascia dubbi sulle intenzioni del gigante californiano in termini di trasporto passeggeri.
Arricchire l’offerta alla clientela, questa è la motivazione di fondo
“Trasportare i membri della nostra comunità è parte dell’esperienza di viaggio totale che vogliamo offrire” spiega Greely, “ci pensiamo e parliamo con le compagnie aeree. Stiamo osservando come possiamo arrivare esattamente sull’argomento”, queste le sue parole.
Alla domanda con cui i giornalisti chiedono se è in al momento ipotizzabile la creazione di una nuova compagnia aerea separata dall’azienda di home sharing e che dovrebbe chiamarsi Airbnb Airways, Brian Chesky, amministratore delegato della società, ha risposto: “Stiamo esaminando molte idee e possibili partnership per cui ancora non sappiamo quale sarà la sua forma”.
Ha poi aggiunto: “Non è nostra intenzione cercare di creare una nostra compagnia aerea, nè quella di creare una nuova piattaforma online per la prenotazione e la vendita di biglietti aerei. Esistono molte opportunità“, ha poi concluso, “per migliorare l’esperienza di viaggio per tutti i nostri Clienti“.
Progetti importanti e un team d’eccezione
Ricercare e sviluppare nuove partnership con cui progettare e realizzare i nuovi servizi per facilitare i viaggi è fra gli obiettivi di Fred Reid, neo assunto in Airbnb, fondatore della compagnia aerea Virgin America e già in precedenza CEO della Delta Airlines.
Reid inoltre arriva in Airbnb da Cora Aircraft Program, una divisione della startup dedicata all’aviazione Kitty Hawk che sta elaborando un progetto che combina il servizio di air taxi con un software di pilotaggio automatico e promette di cambiare qualcosa nel modo stesso di volare.
Quando qualcuno gli chiede quando sarà possibile acquistare il biglietto aereo contestualmente alla prenotazione di un appartamento su Airbnb, Greg Greeley risponde: “Da alcuni anni ci dedichiamo all’incubazione di tutte queste idee, ma ci stiamo muovendo rapidamente e siamo molto entusiasti di iniziare e spostare in avanti il mondo dei viaggi”.
Già nel 2015, a dieci anni dalla sua fondazione e dopo essersi occupata con successo della condivisione degli alloggi e delle attività turistiche correlate, Airbnb aveva avviato la sua attività nel segmento altamente competitivo dei viaggi d’affari. A pochi anni di distanza, sono oggi oltre quattrocentomila le aziende di tutto il mondo che utilizzano la piattaforma “Airbnb for Business“.
I possibili competitors
L’editrice di Skift Hospitality, Deanna Ting, ha intervistato Jeroen Merchiers, amministratore delegato di Airbnb per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, e gli ha chiesto se Airbnb avesse intenzione di diventare un’agenzia di viaggi online.
Merchiers ha spiegato che le agenzie di viaggi online, come Booking.com o Expedia, sono caratterizzate dalla vendita di viaggi basandosi su un target generico (cioè chiunque abbia necessità di viaggiare per motivi di studio, di lavoro, viaggi esplorativi, per amore, per svago), mentre Airbnb pensa a tutto attraverso un obiettivo orientato alle persone o alla comunità, vale a dire a un servizio non fine a sé stesso, ma facente parte di un altro servizio al turismo già affermato.
Per questi motivi, si può dire che Airbnb stia facendo tutto questo più per rendere perfetto un servizio già acclamato piuttosto che per trarne profitti, giustificazione più che plausibile.