
Dopo le consegne con i droni e FBA program, Amazon continua a far parlare di sé. Questa volta, però, non si tratta di spedizioni o di vendite online, ma della “conquista dello spazio”.
Il colosso dell’e-commerce ha infatti deposto un progetto per posizionare 3200 satelliti in orbita bassa capaci di generare un segnale internet. L’iniziativa, già avviata da Space X e One Web, ha come obiettivo quello di creare una connessione a banda larga a livello globale.
Un obiettivo ambizioso, che verrà seguito e sviluppato dal marketplace attraverso una serie di passaggi precisi. I satelliti verranno inviati in tre fasi diverse, suddivise per numero di dispositivi inviati e fasce di altitudine.
- Durante la prima fase verranno spediti 748 satelliti a 590 chilometri
- Nella seconda 1296 ad un’altitudine di 610 chilometri
- In ultima battuta ne verranno inviati 1156 a 630 chilometri
Come già detto, il progetto, che prende il nome di Kuiper, è stato ideato e progettato allo scopo di fornire una connettività a zone che faticano a disporre di questo servizio: la banda larga, infatti, riuscirà a coprire il 95% di tutto il pianeta.
Jeff Bezos, il numero uno di Amazon e già proprietario di una società aerospaziale chiamata Blue Origin, si dice fiducioso rispetto alla buona riuscita dell’iniziativa. Ad oggi non si conoscono ancora tempistiche e ulteriori informazioni riguardanti la costruzione e lancio di satelliti.
La società è comunque alla ricerca di aziende che abbiano voglia di condividere la realizzazione del progetto Kuiper. Una scelta coraggiosa per il colosso delle vendite online, che si posiziona al fianco di altre realtà che hanno già presentato progetti per portare la banda ultralarga ovunque, con prestazioni di primo livello.
Sarà felice Elon Musk, CEO di Space X, di avere un nuovo competitor contro il quale gareggiare per la conquista dello spazio orbitale?