Nell’attuale era dei Social Network è davvero possibile sfidare Facebook e Google a suon di annunci pubblicitari? Sembrerebbe di no, ma in effetti c’è qualche coraggioso che ha deciso di mettere i bastoni tra le ruote ai due colossi dell’advertising online.
Di chi stiamo parlando? Si tratta dell’ambiziosissima Sixth Continent, la piattaforma mondiale di shopping cards che permette di risparmiare sull’acquisto di gift card di beni primari.
Nata nel 2011 a Londra ma dal cuore italiano, Sixth Continent ha deciso di creare “un modello più performante dell’advertising di Facebook e di Google”, sottolinea lo stesso co-Founder Fabrizio Politi.
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Sixth Continent: modello di vendita dei buoni regalo
Rispetto ai big Google e Facebook, il modello di advertising proposto da Sixth Continent si basa sulla presentazione del conto alle imprese solo nel momento in cui viene generata una vendita, e non per ogni clic o visualizzazione.
Ciò è possibile grazie al sistema di business realizzato dalla stessa Sixth Continent, che ha generato in soli 4 mesi oltre 30 milioni di euro (circa la metà di quanto realizzato lo scorso anno).
Dalle previsioni si stima che il fatturato della piattaforma raggiungerà nel 2019 un giro d’affari di oltre 150 milioni di euro e, per il 2020, l’obiettivo target è raggiungere un giro d’affari compreso tra i 250 e i 300 milioni di euro. Si tratta di cifre davvero ambiziose da perseguire!
Politi, in merito al modello di business proposto da Sixth Continent, spiega che la società è attiva in Italia, ma anche in Germania, Spagna e Portogallo. Il team è costituito da 42 lavoratori dipendenti che lavorano in esclusiva e altri freelancer che lavorano anche per aziende esterne, oltre a 600 agenti.
Sixth Continent: come funziona il business dell’advertising?
Rispetto a Google e Facebook, Sixth Continent non introita tutti i ricavi generati dal sistema dell’advertising online, ma ne ridistribuisce una fetta agli utenti. Esattamente, il 70%.
Lo stesso Politi spiega: “Se vendo un coupon da 100 euro, […] abbiamo 10% di sconto sul codice e 20 euro di budget pubblicitario sulla vendita, perché noi facciamo pagare solo quando vendiamo”.
Dell’intero ammontare di ricavi, il 50% dei profitti viene distribuito direttamente all’utente e il restante 20% viene diviso tra tutti gli altri membri della Community, che guadagnano anche dagli acquisti degli altri iscritti alla piattaforma.
Tale percentuale viene restituita agli utenti sotto forma di crediti e punti spendibili per acquistare altri buoni regalo. Si tratta di un modello di business dell’advertising online davvero interessante e remunerativo: sono gli stessi dati alla mano a confermarne il successo.
Con i giganti Google e Facebook, per ogni $ speso in pubblicità, un’impresa genera vendite per 2,79 dollari, mentre con Sixth Continent si incassa fino a 3,35$. Per le società che mettono “in vetrina” i buoni regalo si parla di prestazioni superiori del 20% rispetto a quanto avrebbero introitato, se avessero utilizzato altri sistemi di advertising.
Le visualizzazioni e il numero di clic non garantiscono di certo un ritorno diretto: un utente qualsiasi potrebbe visitare una pagina, visionare un’inserzione ma non è detto che clicchi sul sito dell’azienda.
Ben si comprende quanto sia piuttosto difficile stimare il ROI prima di intraprendere una campagna pubblicitaria con Facebook e con Google. La soluzione proposta da Sixth Continent è stata quella di concordare con ogni azienda un “fisso” per ogni buono regalo venduto, mentre per i clic e per le visualizzazioni non viene chiesto nulla.
Si tratta di un modello di advertising online “perfetto”: l’azienda paga solo quando si genera una vendita del buono regalo. Sebbene si tratti di un modello di business piuttosto difficile da comprendere, Sixth Continent genera ogni anno un giro d’affari sempre più crescente.
E, adesso, guarda al debutto ufficiale in Borsa al Nasdaq: la stessa società avrebbe già preparato tutti i documenti necessari per lanciare la sua IPO.
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