
Sicuramente, quando si sente parlare di intelligenza artificiale, automaticamente si collega l’argomento alla Cina. Abbiamo già parlato di alcuni brand orientali sui quali conviene investire, ma non ci stanchiamo di tornare sull’argomento ancora una volta.
Oggi presentiamo tre grandi piattaforme, forse quelle con un ruolo davvero fondamentale per il paese nello sviluppo del business dell’intelligenza artificiale.
Baidu è il più grande motore di ricerca cinese in quanto registra la percentuale più alta di utenti che ne favoriscono il mercato. Il marchio sta diventando sempre più grande in quanto quotidianamente investe grandi somme di denaro per lo sviluppo del “cloud computing” e diverse applicazioni per il riconoscimento dell’immagine e della voce.
Passiamo poi al più grande sito e-commerce della Cina, ovvero Alibaba, leader delle vendite online, che in alcuni casi superano anche quelle di eBay e Amazon.
Chiudiamo il discorso con il colosso dell’hi-tech chiamato Tencent, azienda che si occupa principalmente di servizi online. Deve il suo successo alle piattaforme QQ e Weixin/Wechat, Molto importanti entrambe poichè utilizzate da milioni di utenti ogni mese.
Come sappiamo, la Cina sta diventando una delle più grandi potenze mondiali a livello tecnologico ma anche una potenza sulla quale investire economicamente. Bisogna prendere in considerazione, che il 70% dei consumatori sono giovani che fanno acquisti nel settore dell’abbigliamento e dei videogame. Un’intervista riporta che bisogna fare attenzione soprattutto a quella che viene chiamata la generazione Z.
Si tratta degli under 24, che costituiscono soltanto il 30% di coloro che usano maggiormente internet per acquistare musica e cibi. Infatti, a dimostrazione, una delle più grandi agenzie di viaggio cinese, Ctrip, ha affermato che la maggior parte dei suoi acquirenti ha meno di 35 anni e la generazione under 29, in crescita, al momento rappresenta il 50% degli acquirenti.
La Cina, dai dati sopra riportati, sembra avvicinarsi agli Usa e, per questo, si prepara ad un forte scontro e, di fatto, gli investitori seguono il tutto con attenzione. Come afferma il New York Times, gli Stati Uniti si rendono disponibili a concessione dei dazi doganali purché Pechino rallenti il suo sviluppo hi-tech.
Però la Cina non sembra essere d’accordo e a dimostrare ciò ci sono i dati della Borsa: il governo ha depositato circa 300 miliardi di dollari per fare un salto in avanti con la tecnologia, inclusa l’intelligenza artificiale e, entro il 2030 si mira a diventare leader globale.
Gli Usa, per il momento, sono in testa alla classifica, ma la Cina si avvicina sempre più e sembra quindi fare sul serio. Non a caso, grazie alle società che abbiamo citato, Baidu, Alibaba e Trencent, la Cina può contare su infiniti dati grezzi necessari anche allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Ciò è possibile perché il popolo cinese si è subito dimostrato interessato e collaborativo per quanto riguarda lo sviluppo di nuove tecnologie.