
Cosa succede se una banca decide di aprirsi al mondo delle criptovalute? Dobbiamo chiederlo a Société Générale, settima banca nel mercato europeo, che ha deciso di fare questo passo puntando sulle obbligazioni garantite.
Si tratta di operazioni con un profilo di rischio molto basso ed elevata liquidità: la prima è stata emessa in Ethereum, ed ha un valore di 112 milioni di dollari.
L’istituto, nato nel lontano 1864, non ha effettuato questa mossa in maniera sprovveduta, ma è uno dei primi passi che hanno come obiettivo quello di avviare nuove attività e sviluppare nuovi settori all’interno della società.
Dello stesso parere è Bloomberg, che è stata la prima testata giornalistica ad ufficializzare l’operazione. Secondo la rivista newyorkese, infatti, un mercato “antico quanto il capitalismo stesso” rappresenta ora l’ultimo terreno di prova per le criptovalute.
L’idea che muove la banca è quella di testare come la tecnologia dietro le valute virtuali possa essere utilizzata per tagliare i costi e velocizzare l’emissione dei titoli.
I titoli digitali sono al di sopra delle decisioni economiche e politiche di ogni singolo paese e questo risulta molto allettante per gli investitori che, in un mondo che va alla velocità della luce, desiderano un prodotto fruibile e negoziabile 365 giorni all’anno.
Il gruppo francese ha dichiarato di aver attuato questa scelta per ridurre i costi e facilitare l’iter di alcuni procedimenti.
Oltre alla testata giornalistica, anche alcune agenzie di rating hanno accolto la notizia in maniera positiva, tanto che i suoi token hanno ricevuto una tripla fascia A da Fitch e da Moody’s e secondo Finoa, società di asset digitali con sede a Berlino, la mossa potrebbe dare avvio a un mercato da 24 mila miliardi di dollari nei prossimi 10 anni.
Questa è solo una delle prime testimonianze del fatto che il settore bancario si sta muovendo verso le critpovalute ma, nonostante il grande clamore iniziale e la risposta positiva del mercato, ci vorranno anni per un’evoluzione corretta del mercato.
Nel frattempo la prima pietra è stata scagliata, ora non ci resta che vedere se riusciranno a costruire qualcosa di solido e resistente per l’economia e i mercati.