
Costanza e resilienza. Sono questi gli ingredienti del successo di Alibaba.
Il colosso cinese dell’e-commerce, a giugno, ha segnato +42% nel fatturato, raggiungendo quota 114,9 miliardi di yuan (14,63 miliardi di euro), superando la stima degli analisiti di 111,6 miliardi di yuan (14,21 miliardi di euro e vincendo la sfida contro il rallentamento dell’economia domestica.
Il re delle vendite online è presente sia nella borsa cinese che in quella americana, dove le sue azioni sono aumentate del 3,3% arrivando a 167,43 dollari a New York.
Alibaba, la cui attività è prevalentemente interna al mercato cinese, sta cavalcando un’impennata dello shopping su Internet e merito è dovuto, in buona parte, alle strategie promozionali svolte attraverso le più grandi piattaforme di e-commerce del paese.
“Nonostante – ha detto Steven Zhu, analista di Pacific Epoch – l’ambiente macro non sia buono come l’anno scorso, Alibaba ha lanciato molte nuove iniziative e il feed di prodotti personalizzati sta contribuendo a mantenere il suo tasso di crescita. I suoi servizi di streaming live e la collaborazione con i marchi internazionali stanno inoltre aiutando”.
Anche se sorride per l’impennata del fatturato, la multinazionale sta per affrontare un momento molto decisivo per il suo futuro, che coincide con la sostituzione del fondatore Jack Ma con l’amministratore delegato Daniel Zhang come presidente a settembre.
Oltre a ciò, la compagnia deve tener conto dell’aumento delle tariffe doganali nel mercato a stelle e strisce e l’entrata in scena di alcuni rivali locali come Pinduoduo, pronti a rubare una fetta di mercato al padrone di casa.
Per scongiurare il peggio e trovarsi pronto nel caso di eventuali incidenti di percorso, il titano dell’e-commerce potrebbe essere alla ricerca di risorse alternative come pagare 2 miliardi di dollari per Kaola di NetEase, specializzata nella vendita di beni esteri ai consumatori cinesi.