
Istanbul non è la meta delle prossime vacanze che si potranno pagare in bitcoin, ma è il nome del prossimo hard fork di Etherum, previsto per ottobre 2019.
Recentemente è stato rilasciato un update della blockchain di Ethereum che ha permesso la risoluzione di alcuni problemi e l’introduzione di alcuni accorgimenti funzionali all’arrivo del nuovo strumento.
L’aggiornamento sarà diviso in due parti: la prima includerà sei modifiche al protocollo, le cosiddette ethereum improvement proposals (EIPs).
La seconda invece è attesa entro aprile 2020 e include alcuni EIPs che sono ancora in fase di valutazione da parte degli sviluppatori.
Tra le modifiche più dibattute c’è sicuramente il ProgPoW: un algoritmo di consenso Proof of Work resistente ai dispositivi Application Specific Integrated Circuit (ASIC).
In altre parole, è un’estensione dell’attuale algoritmo Ethash di Ethereum che è stato progettato per rendere le schede grafiche più competitive e minimizzare la centralizzazione.
Ethereum Istanbul: fase uno
La parte 1 dell’hard fork avrà come obiettivo quello di aumentare l’interoperabilità con le privacy coin (es: Zcash) e le misure di difesa contro i cosiddetti replay attacks.
Sono così definiti gli attacchi informatici durante i quali l’esecutore intercetta e in seguito ripete una trasmissione di dati valida all’interno di un network, ottenendo così l’accesso a informazioni e dati riservati.
Nello specifico, questi sono gli EIPs attualmente approvati per Istanbul parte 1 (gli altri due sono ancora in fase di valutazione):
- EIP-152: Add Blake2 compression function F precompile
- EIP-1108: Reduce alt_bn128 precompile gas costs
- EIP-1344: Add ChainID opcode
- EIP-2028: Calldata gas cost reduction
L’attivazione di Istanbul parte 1 sulla testnet Ropsten era prevista per lo scorso 14 agosto, ma è stata rimandata; sarà necessario attendere i prossimi giorni per scoprire il giorno preciso dell’uscita del nuovo hard fork.