
Non solo Libra, ma anche altri colossi del calibro di Amazon, Samsung, J.P. Morgan, Bosch e Kodak guardano al mercato delle criptovalute e delle stablecoin.
Anche se lo scorso anno (2018) non è stato un periodo molto favorevole per gli asset digitali, bisogna sottolineare che a partire dall’inizio del corrente anno 2019 gli stessi hanno subito una pesante correzione.
Nonostante la forte volatilità e la schizofrenia che ruota intorno al valore delle criptovalute, diverse società e multinazionali hanno già messo un piede in questo comparto attraverso partnership o progetti pilota. Qualche buon esempio? Lo vediamo subito.
Libra, la nuova stablecoin di Facebook
Oramai la notizia ha fatto il giro del web: è chiaro che entro la prima metà del 2020 Facebook lancerà Libra, la nuova Stablecoin che potrà essere utilizzata come strumento di pagamento.
Ufficializzata da Mister Facebook, Mark Zuckerberg, la Stablecoin Libra sarà integrata anche in Facebook Messenger e in WhatsApp Messenger tramite Calibra.
Sebbene sul web circolino post che fanno rferimento al fatto che Libra sia una criptovaluta, si deve da subito sottolineare che non si tratterà di una criptomoneta, ma di una stablecoin, il cui prezzo sarà “ancorato” ad un paniere di asset che ne garantirà la massima stabilità.
Per questo, a differenza delle crypto, Libra non sarà soggetta a repentine fluttuazioni come quelle a cui è soggetto il Bitcoin, l’Ethereum, il Litecoin, etc. Inoltre, Libra Association, un’organizzazione no profit, sarà l’autorità monetaria centrale che si occuperà di gestire la stessa valuta.
Proprio per questo aspetto, Libra sarà molto più assimilabile al progetto JPM Coin, la moneta digitale di J.P. Morgan.
JPM Coin, l’asset di J.P. Morgan
Si tratta di una stablecoin, il cui meccanismo di funzionamento prevede che ogni JPM Coin possa essere oggetto di riscatto al prezzo di un dollaro. Una volta depositata una somma equivalente in dollari da effettuare presso J.P. Morgan, i clienti possono procedere con l’acquisto di una security sulla blockchain.
Il JPM Coin viene impiegato dalle grandi società che utilizzano l’attività di servizi di tesoreria di J.P Morgan per surrogare i dollari detenuti presso le sussidiarie in tutto il mondo. Inoltre, il JPM Coin è utilizzabile nelle transazioni per i titoli azionari e nei pagamenti internazionali.
Stronghold USD by IBM
Era il mese di luglio 2018 quando il colosso IBM lanciava il suo primo stablecoin ancorato al dollaro. Sebbene il momento storico non fosse dei più rosei, il gruppo capeggiato da Ginni Rometty ha voluto puntare sulla tecnologia blockchain.
La moneta “stabile” targata IBM, Stronghold USD, è stata lanciata sulla piattaforma blockchain di Stellar, un protocollo “open source” per lo scambio di valute digitali fondato all’inizio del 2014.
Questa stablecoin è stata progettata per essere utilizzata da aziende, come le istituzioni finanziarie, le multinazionali e le società di gestione patrimoniale con l’obiettivo di elaborare i pagamenti più velocemente e in modo più sicuro.
Amazoncoin in arrivo?
Girano sul web rumors sul possibile lancio della cryptocoin di Amazon o di una possibile partnership che verrà siglata tra la società di Jeff Bezos e Stellar.
Si tratta solo di fake news? In effetti, bisogna sottolineare che il dipartimento legale di Amazon ha acquistato ben tre domini legati al mercato delle criptovalute: AmazonCryptocurrency.com, AmazonEthereum.com e AmazonCryptocurrencies.com.
Cosa succederebbe se un colosso come Amazon dovesse entrare nel mercato delle criptovalute su larga scala?
Tramite l’implementazione di una blockchain, Amazon potrebbe acquisire la capacità di documentare l’iter di un prodotto, migliorare l’efficienza della gestione della catena di distribuzione, ridurre gli sprechi, i “colli di bottiglia”, incrementare la soddisfazione della clientela e creare esternalità positive per tutto il comparto delle criptovalute.
Ad oggi, la società di Bezos non ha ancora ufficializzato nulla al riguardo.
Samsung Coin in arrivo?
Anche Samsung sembra essere intenzionata a lanciare sul mercato la sua Samsung Coin, che si baserà sulla tecnologia di Ethereum e potrà appoggiarsi a una blockchain pubblica.
Anche se al momento si tratta solo di “voci”, si potrebbe trattare di un sistema ibrido che integra blockchain privata e pubblica.
Inoltre, potrebbe essere integrato al circuito di pagamento Samsung Pay già in uso sui device. Anche l’ultimo Samsung Galaxy S10 supporta già un e-Wallet basato su Ethereum.
Partnership tra Bosch e Ethereum
Anche il colosso Bosch implementerà il suo progetto che sarà supportato dalla blockchain Ethereum: proprio in occasione dell’evento annuale Bosch ConnectedWorld 2019, la società ha annunciato di essere pronta a guardare alle Distributed Ledger Technologies (DLT), alla blockchain ed alle tecnologie abilitanti questo nuovo scenario.
Kodak ed il lancio della criptovaluta “foto-centrica”
La famosa e storica multinazionale della pellicola, Kodak, ha brevettato un sistema per la gestione dei diritti delle fotografie, partendo all’attacco del mercato digitale.
L’offerta iniziale di monete (ICO) era inizialmente prevista per il 31 gennaio 2018; nel maggio 2018, la società ha annunciato che avrebbe offerto un Accordo semplice per token futuri (SAFT) e gli investitori non avrebbero ricevuto token fino al completamento di KodakONE.
Kodakcoin sarà offerto agli investitori del Regno Unito, degli USA e del Canada, e KodakONE sarà la piattaforma su cui i fotografi registreranno il loro lavoro in modo tale da poterlo offrire in licenza.
KodakCoin è il risultato di una partnership tra Kodak e WENN Digital e potrebbe essere un rebranding di un’offerta di moneta iniziale abbandonata (ICO) nota come RYDE, una criptovaluta sviluppata da WENN Digital.
WENN Digital è una società formata dagli investimenti di Wenn Media Group e di Ryde GmbH, una società tedesca.