
Walmart, il colosso delle vendite al dettaglio e proprietà della famiglia più ricca del mondo, i Walton, conferma la sua crescita per il ventesimo trimestre consecutivo.
Come dichiarato dal CEO Doug McMillon, il gigante della grande distribuzione organizzata non ha tradito le attese e ha migliorato ancora una volta la guidance sugli utili per l’intero anno fiscale.
Mentre la maggior parte degli italiani si godeva il solleone il giorno di ferragosto, Walmart ha reso noti i dati di bilancio relativi al secondo trimestre dell’anno discale 2020, proprio prima dell’apertura delle contrattazioni ufficiali a Wall Street.
Mr. Walton e la nascita del marchio “Wal-Mart”
Samuel Moore Walton nasce il 29 Marzo 1918 in Oklahoma. Nel 1940, dopo essersi diplomato, inizia un tirocinio presso la J.C. Penney, azienda leader nella grande distribuzione.
Questa esperienza lo influenzerà a tal punto da chiedere un prestito per acquistare un franchising della catena di negozi Ben Franklin a Newport e ad iniziare la sua carriera imprenditoriale.
Walton mira ai grandi numeri, contando sul fatto che prezzi sempre bassi attirano un maggior numero di clienti.
Il 12 Luglio 1962, Sam Walton e suo fratello minore Bud aprono il loro primo punto vendita, il Wal-Mart Discount City, a Rogers, in Arkansas.
Al suono di “We sell for less”, l’azienda continua a crescere e, dal 2002, Wal-Mart è la prima al mondo per ricavi (eccetto per il 2006 e per il 2009, in cui Exxon Mobil Corporation, società derivata dalla Standard Oil di Rockefeller, è balzata in vetta) secondo la rivista Fortune.
I numeri da capogiro di Walmart
Nel dettaglio, riferisce la CNBC, Walmart Inc. ha archiviato il Q2 2020 con un utile per azione a $ 1,27, nettamente al di sopra delle previsioni degli analisti di Wall Street che si erano fermati a $ 1,22.
Stessa cosa vale per il fatturato che, a $ 130,38 miliardi, si è attestato al di sopra delle previsioni di consenso posizionate a $ 130,11 miliardi.
Le reazioni di Wall Street
Le dichiarazioni “ferragostine” non sono passate inosservate nel territorio di Wall Street, tanto che, proprio in quel giorno, Walmart ha chiuso in rally del 6,11% (piazzandosi in vetta sia al Dow Jones Industrial Average sia all’S&P 500).
La società ha, infatti, reso noti i risultati relativi al secondo trimestre segnati da profitti netti per 3,61 miliardi, pari a 1,26 dollari per azione, contro il rosso di 861 milioni, e 29 centesimi, di un anno prima.
La catena di supermercati più conosciuta al mondo si piazza così tra le Blue Chips, ovvero tra le società ad alta capitalizzazione azionaria.