
Il maggior rivale di Uber ha raccolto 1,3 milioni di euro e, dopo aver conquistato Torino, si appresta a raggiungere anche Milano e Roma.
Wetaxi, un servizio che nasce all’interno del Politecnico di Torino, consente di prenotare un taxi ufficiale da smartphone e di conoscere fin da subito la tariffa massima che si potrà spendere per la tratta richiesta.
Nel caso in cui, la cifra risultasse più bassa rispetto a quella dichiarata, l’utente pagherà quella, risparmiando rispetto alle previsioni.
A differenza del suo fratello maggiore californiano, la versione “made in Italy” di WeTaxi si è sviluppato a partire dalla collaborazione con le principali cooperative di tassisti che, volendo, possono continuare a lavorare anche con i propri dispositivi.
Tra i servizi più interessanti dell’applicazione c’è il taxi condiviso, ovvero la possibilità di condividere la spesa insieme al cliente che troviamo a bordo e che si trovava già sul nostro tragitto.
We Taxi nel mirino degli investitori
La società ha appena ricevuto un aumento di capitale da 1,3 milioni di euro: 700.000 euro provengono da business angels e gli altri 600.000 da Mediocredito Italiano, una società del gruppo Intesa Sanpaolo. In totale sono circa una trentina gli investitori che hanno voluto puntare sul business torinese.
Tra i vari nomi spicca anche Maider Srl, società di provate equity che ha effettuato l’investimento più consistente e Rpm Studio Palea di Torino, importante studio di commercialisti da sempre attivo nel settore delle start up.
“La nostra bandiera è la trasparenza – spiega Massimiliano Curto, founder di WeTaxi – e il nostro algoritmo, che calcola la tariffa massima in base alle tariffe comunali e alle condizioni di traffico in tempo reale, è fondamentale in questo senso. A Torino l’errore medio è di 30 centesimi, a Napoli qualcosa in più ma lo scarto si sta riducendo sempre di più”.
Le nuove risorse raccolte serviranno raggiungere altre città italiane, come Roma e Torino.
Attualmente il servizio WeTaxi è attivo in 20 città ed è stato selezionato da Endeavor, un’organizzazione a sostegno di imprese meritevoli e ad alto potenziale, che consentirà alla start up di seguire un percorso di mentorship della durata di 6 mesi, al termine del quale potrà acquisire nuovi fondi dai diversi investitori della rete della società.