
Il pay per click (PPC) è una modalità di acquisto e pagamento della pubblicità online e l’ottimizzazione del tasso di conversione (CRO) sono entrambe ottime per migliorare le prestazioni aziendali a pieno titolo.
Combinare il PPC ed il CRO in un’unica strategia di marketing può apportare maggiore valore aggiunto ed ottenere migliori risultati. Sebbene possano essere attività di marketing digitale separate, vi sono interessanti vantaggi nel combinarli insieme.
PPC e CRO incorporano un’estesa analisi dei dati, grazie alla possibilità di analizzare le performance passate degli account utenti per fare previsioni future. Entrambi si basano sui test, che permettono di testare in anteprima le modifiche apportate e utilizzare i casi di successo per incrementare i KPI.
PPC e CRO lavorano entrambi principalmente per lo stesso obiettivo: aumentare le conversioni.
Il potere della CRO (Conversion Rate Optimization)
La Conversion Rate Optimization (CRO) mira a rendere le landing page più intuitive e pertinenti. Rendendo più attraente l’iter verso la conversione, la CRO è uno degli strumenti più potenti per migliorare le prestazioni del marketing digitale.
La Conversion Rate Optimization migliora le prestazioni della tua PPC: un aumento del tasso di conversione riduce il costo per acquisizione (CPA).
In altre parole, se i tuoi costi rimangono gli stessi ma incrementi le conversioni, aumenti l’efficienza della spesa. Ecco 6 consigli per migliorare le tue conoscenze PPC nella strategia CRO.
1. Punteggio di qualità
Dovresti iniziare utilizzando le informazioni sul punteggio di qualità (QS) in Google Ads per decidere dove concentrare i maggiori sforzi CRO.
Il punteggio d qualità dipende da alcuni fattori chiave: la percentuale di clic (CTR), la pertinenza della parola chiave per il suo gruppo di annunci e l’esperienza della pagina di destinazione.
Non solo puoi visualizzare la colonna Punteggio di qualità in Google Ads, ma puoi anche aggiungere la Landing Page Experience come metrica.
Se utilizzi la CRO per rendere le tue landing page più pertinenti ai tuoi annunci di ricerca, aumenterai anche il punteggio di qualità degli annunci di Google.
Questo consente di ridurre il costo per clic (CPC) e aumenta l’efficienza di spesa: otterresti lo stesso numero di clic a un prezzo più economico.
2. Parole chiave
Dato che le query di ricerca attivano gli annunci attraverso la corrispondenza delle parole chiave, le keywords sono un ottimo indicatore che consente di rilevare le intenzioni di ricerca e di acquisto di un potenziale cliente o utente.
Facendo riferimento a parole chiave incrociate con la pagina di destinazione a cui l’URL finale invia l’utente, è possibile trovare ulteriore spazio per il miglioramento del sito Web.
Ad esempio, se un utente ricerca “acquisto scarpe rosse” sarebbe logico indirizzarlo a una pagina che elenca solo scarpe rosse.
3. Copia dell’annuncio
Per accrescere la fiducia degli utenti le parole chiave devono essere presenti nella copia dell’annuncio coerentemente alla query di ricerca.
Se, ad esempio, hai modificato la copia dell’annuncio in base alle analisi dei test A / B, ciò potrebbe influire anche sul rendimento della conversione.
4. Caratteristiche demografiche
Sebbene le caratteristiche demografiche non prevedano sempre l’intenzione dell’utente, possono comunque dare utili informazioni.
Google Ads ha una vasta gamma di dati preziosi su come i diversi dati demografici impattano sui KPI.
Ciò è particolarmente vero se si utilizza Smart Bidding: gli algoritmi di apprendimento automatico di Google sono abbastanza sofisticati da comprendere in modo completo quali caratteristiche dell’utente prevedono un elevato intento di ricerca.
Così come puoi utilizzare i dati demografici per il targeting in Google Ads, puoi anche sfruttare queste informazioni per creare esperienze di landing page personalizzate per dati demografici utente ad alte prestazioni.
Se il gruppo demografico di età compresa tra i 18 ed i 24 anni ha un CTR elevato ma tende a non convertirsi, è possibile testare sconti pubblicitari o prodotti in vendita su una landing page personalizzata per questo segmento demografico.
5. Device
In che modo le prestazioni di conversione variano in base al dispositivo? Attualmente la maggior parte delle ricerche su Google provengono dai dispositivi mobili.
Pertanto, ai dispositivi mobili dovrebbe essere assegnata la priorità non solo nell’attività di Google Ads, ma anche per il tuo sito Web.
Se si contano molti utenti che navigano dai dispositivi mobili ma pochissime conversioni, avvia i test per determinare il funzionamento del tuo sito sui device.
La combinazione dei dati del tuo dispositivo Google Ads con le informazioni contestuali ti consentirà di elaborare il piano di test più completo ed efficace.
6. Geolocalizzazione
Il rendimento di Google Ads può variare notevolmente in base alla località geografica.
Se sei un’azienda con conversioni online e offline presta particolare attenzione alle variazioni di posizione durante l’elaborazione della tua strategia CRO.
Se, ad esempio, l’utente si trova vicino a un negozio, puoi evidenziare le offerte in store o le opzioni di consegna “click and collect”.
Se l’utente è geograficamente lontano prova a mettere in evidenza la velocità di consegna, le eventuali offerte di consegna gratuite e le promozioni online.
PPC e CRO: meglio una strategia integrata
Il PPC fornisce dati preziosi sui tuoi visitatori, le parole chiave utilizzate nell’intento di ricerca, quali dispositivi vengono utilizzati e dove si trovano geograficamente.
Queste informazioni ci forniscono dettagli sul contesto in cui gli utenti interagiscono con il tuo sito.
L’utilizzo di questi dati ti consentirà di elaborare la strategia CRO più adeguata, andando a migliorare il tasso di conversione, che assicura un incremento delle entrate monetarie.