
È probabile che tu non abbia mai sentito parlare di Kuaishou, eppure, la sua quotazione sul mercato borsistico di Hong Kong potrebbe essere la più grande nel settore tecnologico dai tempi di Uber nel 2019.
Poco conosciuta in Occidente, l’applicazione cinese Kuaishou sta facendo discutere; sono 480 milioni gli utenti attivi mensili e si è assistito ad un’impennata dei ricavi del 50% nei primi nove mesi del 2020.
Kuaishou pronta a sbancare sulla Borsa di Hong Kong
Kuaishou, app cinese di condivisione di video sviluppata da Beijing Kuaishou Technology Co. Ltd, con sede a Pechino, potrebbe sbarcare sulla Borsa di Hong Kong entro la prima settimana di febbraio.
Avendo come obiettivo di raccolta l’ammontare di 6,3 miliardi di dollari, l’app cinese Kuaishou potrebbe dar vita sia alla più ricca offerta pubblica iniziale dall’inizio della pandemia, sia alla più grande Ipo tecnologica da quando Uber è sbarcata nel 2019 a Wall Street, secondo i dati di Refinitiv.
La società prevede di emettere circa 365 milioni di azioni a un prezzo compreso tra 105 e 115 dollari di Hong Kong.
Rivale di TikTok, Kuaishou è un’app che permette ai suoi utenti di realizzare dei video di breve durata e contenuti in live streaming. La maggior parte delle sue entrate proviene proprio dal business del live streaming, dove gli utenti possono acquistare oggetti virtuali e presentarli come regali ai loro host preferiti.
Abbiamo visto che è possibile guadagnare con Tik Tok, perché non farlo con Kuaishou? Non è un caso se nel 2019 le transazioni in live streaming hanno rappresentato l’84% delle entrate totali, secondo un prospetto depositato alla Borsa di Hong Kong. Raccoglie soldi anche con la pubblicità online. La società prevede di quotare le sue azioni il 5 febbraio.
Storia di Kuaishou e la sua quotazione in Borsa
L’app cinese Kuaishou, supportata dal gigante cinese dei social media e dei giochi Tencent (TCEHY), è stata fondata 10 anni fa ed è una delle più grandi app video in Cina.
Conta in media 264 milioni di utenti attivi giornalieri, mentre l’app Douyin contava più di 600 milioni di utenti giornalieri ad agosto.
La quotazione giunge in un momento in cui le aziende tecnologiche cinesi devono affrontare un intenso controllo normativo in Cina.
Alibaba, Tencent e altre grandi società internet che gestiscono app e servizi popolari sono stati redarguiti nelle ultime settimane perché accusati di creare monopoli e abusare dei dati dei consumatori a scopo di lucro.
E Ant Group di Jack Ma, l’affiliata finanziaria di Alibaba, ha visto la sua mega IPO affondata dai regolatori alla fine dello scorso anno, pochi giorni prima che iniziasse a fare trading a Shanghai e Hong Kong. Sarebbe stata la più grande vendita di azioni della storia.
Nel suo prospetto, Kuaishou ha menzionato “il fatto che il business di Internet è altamente regolamentato in Cina” come potenziale rischio.
Dieci investitori cardine si sono già impegnati a investire 2,45 miliardi di dollari in Kuaishou e tra i principali troviamo Temasek, BlackRock, GIC, l’Abu Dhabi Investment Authority, Fidelity e Invesco. Gli sponsor dell’accordo includono anche Bank of America Securities, Morgan Stanley e China Renaissance.
L’IPO rappresenterebbe anche un grosso problema per Hong Kong, che ha trascorso l’ultimo anno reinventandosi come un mercato caldo per le aziende tecnologiche cinesi.
Dal 2019, Alibaba, (BABA) NetEase (NTES)e JD.com (JD) hanno tutti detenuto quotazioni secondarie nell’hub finanziario asiatico.
Hang Seng Indexes ha lanciato un indice tecnologico simile al Nasdaq per tenere traccia delle più grandi aziende tecnologiche.