
Seppur in notevole ritardo rispetto ad altri paesi europei, anche gli italiani hanno scoperto quanto sia comodo, semplice ed efficace utilizzare le carte di pagamento anziché ricorrere all’utilizzo dei contanti. È inutile negare come alcuni eventi occorsi negli ultimi dodici mesi abbiano contribuito a modificare, radicalmente, le abitudini degli italiani, avvicinandoli all’utilizzo di questi strumenti.
L’avvento della pandemia, infatti, ha reso estremamente difficile, in molti casi, recarsi allo sportello bancario per poter ritirare i contanti, soprattutto nei periodi di lockdown o zona rossa. Da qui la necessità di disporre di un bancomat o carta di credito per poter effettuare i pagamenti o prelevare il denaro dalle apparecchiature ATM poste all’esterno degli istituti di credito.
La pandemia e il cashback hanno avvicinato gli italiani all’utilizzo degli strumenti elettronici
Inoltre, un’altra misura non ha fatto altro che incentivare gli italiani all’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento, al fine di poter ottenere dei significativi rimborsi in base alla mole di operazione effettuate con bancomat, prepagate e carte di credito: il cashback, misura inserita col nobile intento, in primis, di arginare l’evasione fiscale ed avvicinare culturalmente gli italiani agli strumenti di pagamento elettronici.
Questi strumenti, tuttavia, sono presenti nel panorama italiano da oltre quarant’anni, anche se hanno modificato radicalmente il proprio aspetto ed utilizzo col passare del tempo. L’epoca in cui si sono affacciate sul mercato nazionale risale agli anni ‘80, quando apparvero le prime apparecchiature bancomat all’esterno delle filiali bancarie: anziché sopportare lunghe code allo sportello, i risparmiatori potevano prelevare comodamente, in pochi minuti, all’esterno della propria banca di riferimento.
A quei tempi, inoltre, si iniziò a commercializzare anche le prime carte di credito, che rappresentavano, per via della loro esclusività, una sorta di “status symbol” per chi ne era in possesso. Come tutte le grandi rivoluzioni negli usi e costumi dei consumatori, in particolar modo quelli italiani particolarmente attaccati alle tradizioni e alle consolidate abitudini, il processo di sensibilizzazione all’utilizzo del bancomat fu tutt’altro che agevole.
L’evoluzione degli strumenti di pagamento nel corso dei decenni
Esistevano anche alcuni ostacoli oggettivi, rispetto ai nostri tempi, che rendevano tutt’altro che snello l’utilizzo di questi strumenti. Basti pensare, ad esempio, alla mancanza pressoché totale di terminali POS, che, in sparuti casi, erano presenti nei centri della grande distribuzione presenti nelle città a più alta densità popolativa: col Bancomat, di fatto, era possibile prelevare solo in contanti dagli ATM.
Gli anni ‘90, invece, si rivelarono, per quanto concerne gli strumenti elettronici di pagamento, di forte rottura. L’aumento esponenziale di terminali POS nei supermercati, centri commerciali e singoli esercenti favorì l’utilizzo di bancomat e carte di credito, che vennero richieste, in misura sempre più crescente, da tutti i consumatori italiani.
Ed anche la concezione di uno strumento come le carte di credito, sino al decennio precedente considerato di “lusso”, mutò radicalmente: con un contratto a tempo indeterminato e la canalizzazione dello stipendio sul proprio conto corrente, era finalmente possibile disporre di tutti i comfort offerti dalle carte di credito, tra i quali spicca, inutile negarlo, la possibilità di dilatare nel tempo i pagamenti.
Le differenti caratteristiche dei vari strumenti di pagamento
La vera innovazione, però, avvenne con l’avvento del nuovo millennio e la prepotente ascesa della tecnologia, rappresentata, meglio di qualunque altra cosa, dal web. Grazie ad internet, infatti, era finalmente possibile acquistare beni e servizi senza doversi recare all’esterno della propria abitazione, a costi, in molti casi, decisamente più convenienti.
Lo strumento più sicuro per poter effettuare i pagamenti era rappresentato dalla carta ricaricabile, che iniziò ad essere richiesta con elevata frequenza da giovani, e meno giovani, per fare shopping online. L’impatto della carta prepagata fu dirompente, grazie anche alla sapiente campagna pubblicitaria promossa da alcuni player del settore che mettevano in risalto le peculiarità di questo prodotto
A tutt’oggi, però, si tende ad equiparare le funzionalità e caratteristiche della carta di credito con quelle della carta prepagata, che, invece, sono spesso assai diverse tra loro: la differenza tra visa e visa electron la spiega cartadicredito.net e rappresenta un ottimo spunto per cogliere, al meglio, i differenti scopi ed utilizzi di questi due strumenti di pagamento.