
Negli ultimi mesi George Soros, re dei finanzieri, ha iniziato ad acquistare Bitcoin, re delle crypto. Il 6 ottobre, la notizia ha fatto salire il prezzo della criptovaluta numero uno al mondo di circa il 10% (55mila dollari). Molti esperti attendono il superamento del record storico registrato ad aprile 2021 (64.500 mila dollari).
Accumulando BTC George Soros, finanziere ungherese naturalizzato statunitense, presidente del Soros Fund e dell’Open Society Foundations, si dichiara sostenitore della criptovaluta.
L’annuncio è arrivato da Dawn Fitzpatrick, CEO e chief investment officer di Soros Fund Management: “Possediamo alcuni coin, non molti” ha sottolineato senza fornire dettagli su quando e quante monete digitali abbia acquistato.
“Non sono certo che il BTC sia considerato soltanto come una copertura per l’inflazione” ha dichiarato Dawn Fitzpatrick intervistato al Bloomberg Invest Global Summit. Secondo Fitzpatrick Bitcoin “ha attraversato il baratro per diventare mainstream“. Ha anche ricordato che le criptovalute attualmente hanno una capitalizzazione superiore ai 2 trilioni di dollari e l’adesione di oltre 200 milioni di utenti.
Bitcoin: George Soros sostenitore, per JP Morgan è bene rifugio più dell’oro
Quest’anno, Bitcoin ed altre crypto hanno registrato una forte ripresa grazie a fattori come l’incremento dei tassi di interesse ed i crescenti investimenti in valute digitali da parte di grandi società finanziarie.
Il fatto che anche George Soros si dimostri sostenitore del BTC non fa che confermare l’interesse crescente per la criptovaluta.
L’investitore megamiliardario Warren Buffet continua a bocciare e criticare i Bitcoin come ha fatto di recente Jamie Dimon, il CEO di JPMorgan Chase (JPM).
Proprio dalla grande banca americana JP Morgan, che non è mai stata tenera nei confronti delle criptovalute, arriva una notizia clamorosa: BTC è un bene rifugio più dell’oro. L’ha dichiarato rilasciando un report per i suoi investitori.
In condizioni di mercato come quelle attuali, gli investitori (anche istituzionali) si stanno riversando più sul Bitcoin che sull’oro. In questo momento, il BTC ha una funzione difensiva superiore a quella dell’oro secondo JP Morgan: lo afferma ancor prima che si sia verificato l’effettivo deflusso delle azioni.
Cos’altro smuove il mercato dei Bitcoin e delle crypto
Si dice “non c’è due senza tre”. Ecco la terza notizia che smuove il mercato delle criptovalute. Il presidente della SEC (Securities Exchange Commission) statunitense, Gary Gensler, ha dichiarato che il regolatore non ha intenzione di vietare le risorse digitali, a dispetto di quanto stanno facendo gli organi di controllo cinesi. L’ha annunciato nell’audizione alla Commissione di servizi finanziari della Camera dei Rappresentanti.
Questo annuncio ha ulteriormente smosso il mercato facendo scattare una corsa agli acquisti di monete digitali, in primis Bitcoin che ha una capitalizzazione più elevata (poco più di un trilione di dollari).
Ricordate cosa disse Soros al World economic forum il 28 gennaio 2018?
Il 28 gennaio 2018, Soros diede spettacolo al World economic forum. Oltre agli attacchi a Facebook (“il suo tempo è giunto, la fine dei giganti di Internet senza regole è cominciata…”), disse:
“Bitcoin è tutta fuffa, troppo volatile, non ha alcuna possibilità di funzionare“.
Così dicendo, fece perdere il 41% del valore alla criptomoneta. Dopo 4 mesi, Bloomberg annunciò la notizia: George Soros si sta preparando ad investire in criptovalute. La Soros Fund Management aveva ottenuto il permesso dalla famiglia per effettuare compravendita in cripto.
Soros ha iniziato, dunque, ad investire in Bitcoin nel 2018 (non oggi) dopo aver fatto affondare la crypto del 41%, oltretutto in un momento in cui la febbre per i BTC sembrava fosse finita. Ha approfittato ad acquistare BTC per speculare. Chi disprezza (anzi, deprezza) compra.