
Ti sei mai chiesto come raggiungere la posizione zero di Google? Ci sono siti così autorevoli che non è possibile scalzarli dalle SERP (risultati dei motori di ricerca).
Sono così forti che è impossibile riuscire a “strappargli” la prima posizione, anche se si pianifica una campagna di Link Building di eccellente qualità.
Detto questo, non è il caso di disperarsi perché c’è però un modo per “soffiare” la posizione nr.1 ad alcuni giganti del web grazie ai Featured Snippet, conosciuti in italiano anche come Risultati Zero e indicati da Google come “snippet in primo piano“.
Snippet in primo piano: cosa sono?
Uno snippet in primo piano (noto anche come posizione zero) è un breve riepilogo di una risposta a una domanda degli utenti.
Vengono visualizzati nella parte superiore della pagina dei risultati dei motori di ricerca (SERP) e vengono estratti direttamente da una pagina web.

l featured snippet permettono alla pagina web di avere una doppia visibilità: oltre al risultato di ricerca posizionato nella Serp, la stessa pagina può apparire nel risultato zero, beneficiando della piena visibilità e superando quindi i risultati di ricerca.
La finalità è quella di fornire agli utenti una risposta rapida e diretta ai loro quesiti senza dover nemmeno fare clic su un risultato di ricerca o su uno specifico sito web.
Sfortunatamente, dobbiamo sottolineare il fatto che non esiste un insieme di regole che ti garantirà al 100% di arrivare allo snippet di Google.
Tuttavia, ci sono degli escamotage e dei buoni metodi che consentono di aumentare notevolmente le tue possibilità di arrivare alla famosa posizione zero.
Solamente le query selezionate attivano uno snippet in primo piano
Prima regola: scoprire quali query di ricerca attivano uno snippet in primo piano. Anche se hai svolto il lavoro in modo impeccabile, ciò non garantisce in alcun modo il trigger (cioè ciò che fa scattare lo snippet).
L’obiettivo è quello di migliorare e di attirare l’attenzione dell’utente sulla pagina dei risultati senza dover aggiungere contenuti o link.
Ricordiamo che ci sono quattro tipologie principali di snippet di primo piano:
- Snippet con Liste Numerate: Google mostra snippet con elenchi numerati quando ritiene che un utente desidera visualizzare steps o procedure per compiere un’attività (si pensi ai passaggi da seguire per aprire un conto corrente, per cucinare una ricetta, per attivare un servizio sul web),
- Snippet come Paragrafo: il principale obiettivo è quello di fornire una risposta diretta ad una query di ricerca. Essi vengono visualizzati come Keywords: “come fare”, “perché”, “come trovare”, “cosa è”,
- Snippet come Elenchi Puntati: anche in questo caso, come per gli snippet con liste numerate, Google formatta gli elenchi puntati estraendo le intestazioni di ciascuna sezione del post,
- Snippet con YouTube: un video può rispondere meglio alla query.
Google genera solo tabelle di snippet in primo piano dai risultati della prima pagina
La prima pagina della SERP contiene i risultati più utili e altamente accurati per l’utente.
Pertanto, se devi mostrare uno snippet in primo piano con l’intento di facilitare l’utente, deve essere preso da quei primi 10 risultati. Questo vale per tutti i tipi di snippet in primo piano.
Nelle prime dieci posizioni si ha più possibilità di finire in uno snippet in primo piano e si può guadagnare click verso il proprio sito.
Gli snippet in primo piano vengono aggiornati approssimativamente su base trimestrale
Il nuovo aggiornamento degli snippet in primo piano è volto a fornire risultati quanto più accurati possibili. Con questi aggiornamenti, Google si impegna a offrire agli utenti risultati sempre pertinenti.
Il Tag <caption> aiuta
Sebbene non sia obbligatorio, il tag <caption> funge da titolo della tabella. In assenza di questo tag, Google cercherà i titoli in <h1>, <h2>, <h3>, che vengono utilizzati per autorizzare porzioni di contenuto molto specifiche e pertinenti con il contenuto della pagina.
Intestazioni di tabella
Usando il tag <th> si ha la possibilità di indicare ai motori di ricerca che la tabella ha un ordine logico nei suoi dati e che sono correlati al topic.
Relazione semantica
Google cerca di selezionare solo le tabelle che rappresentano la migliore risposta possibile alla query di ricerca.
Pertanto, suddividere gli argomenti può effettivamente essere un “plus” e un punto di vantaggio.
Contenuti di qualità
Occhio alla creazione di contenuti di massima qualità SEO oriented e in grado di dare una valida risposta ai dubbi degli utenti.
L’obiettivo principale della SEO è quello di far sì che i contenuti di qualità appaiano tra i primi risultati del motore di ricerca per una o più parole chiave selezionate.
L’algoritmo di Google presta massima attenzione al contenuto: titoli, paragrafi, immagini ecc. La duplicazione di contenuti è da evitare assolutamente.
Trovare long-tails keywords
Le long-tails keywords sono query di ricerca altamente focalizzate, hanno volumi di ricerca più bassi, ma una maggiore possibilità di conversione.
Testo in grassetto
Il testo scritto in grassetto consente di evidenziare frasi o parole importanti.
Links
Google “adora” l’uso di links pertinenti all’interno di tabelle HTML e li visualizza nello snippet in primo piano.
Formattare i Contenuti per la Posizione Zero
La formattazione corretta dei contenuti ha due obiettivi orientati alla SEO: aiutare gli utenti a leggerli e aiutare Google a leggerli.
È buon consiglio utilizzare intestazioni e sottotitoli per strutturare il contenuto e dividerlo in sezioni logiche.
Quindi, è necessario formattare la pagina utilizzando i tag HTML di base, in modo che Google possa eseguirne la scansione in modo efficace.