
L’ottimizzazione delle conversioni, se eseguita correttamente, è un processo sistematico, ripetibile e comprensibile che può condurre a risultati davvero eccezionali, spesso in grado di determinare un grande sviluppo dei propri business.
Approccio strutturato al CRO
Iniziamo con il rammentare che per poter arrivare a individuare un percorso CRO efficace ed efficiente, dovrai presumibilmente passare per alcune sperimentazioni. A loro volta, il successo di un programma di test è la somma tra il numero di test eseguiti e la percentuale di test che conducono al successo.
In poche parole, inizia con l’eseguire quanti più test possibili in ogni momento, e cerca di individuare quanti più possibili test di successo. Ma come? Di seguito abbiamo voluto riassumere alcuni step che ti consigliamo di percorrere.
Fai dei test tecnici
Se pensi che il tuo sito funzioni perfettamente per ogni versione del browser e per ogni dispositivo, probabilmente ti stai sbagliando. Prova ad aprire Google Analytics e vai su Audience -> Tecnologia -> Browser ed esamina in dettaglio una versione specifica del browser (ad es. IE8, IE9), analizzando se effettivamente un determinato browser converte meno di altri. Se è così, fai un test con quel browser e scopri cosa succede… di brutto.
Valuta poi la velocità del sito, un altro fattore fondamentale per poter ottimizzare le conversioni. Per trovare i dati sulla velocità del sito, accedi ancora a Google Analytics e da lì vai su Comportamento ? Velocità sito ? Tempi pagina. Attiva il “confronto” per individuare facilmente le pagine più lente.
Guarda dunque le principali pagine che ti portano del traffico e utilizza uno strumento come Google Pagespeed Insights (accessibile tramite Google Analytics) per ottenere una diagnostica sul tuo sito. Inserisci tutti gli URL delle pagine lente e questi strumenti troveranno probabilmente qualche problema che val la pena di risolvere.
Prova con i sondaggi
Considerato che una parte dei tuoi sforzi dovrà essere opportunamente ricondotto alla ricerca qualitativa, i sondaggi potrebbero darti una mano considerevole.
Ipotizza innanzitutto la predisposizione di Sondaggi d’uscita (fai apparire un popup quando stanno per lasciare il tuo sito) e dei Sondaggi on-page (chiedi ai visitatori perché si trovano su una pagina specifica).
Configura dunque le pagine su cui fare il sondaggio, pensa a quali domande inserire, determina i criteri in base ai quali apparirà il sondaggio e dedica il giusto tempo per poter analizzare le risposte.
Studia il comportamento dei clienti
I sondaggi tra i clienti attuali sono leggermente diversi rispetto ai sondaggi on-page, considerato che… riceverai solo le risposte dei clienti attuali. Da loro potrai ottenere risultati di rilievo, soprattutto se andrai a porre in essere un bel percorso d’analisi.
Prova pertanto a inviare un sondaggio via e-mail agli utenti che hanno recentemente acquistato da te per la prima volta. Se invii un’email a persone che hanno compiuto la conversione troppo tempo fa, probabilmente si dimenticheranno di te o del motivo per cui hanno effettuato lo shopping, dandoti così dei dati totalmente irrilevanti.
Quindi prova a ottenere 100 – 200 risposte dal tuo campione: un numero più ristretto non darebbe risultati statisticamente interessanti, mentre un numero troppo più alto potrebbe indurre a risposte ripetitive. Piuttosto, è la qualità delle domande ad essere il fattore più importante: non fare domande a risposta multipla troppo stringente, ma lascia sempre una buona discrezione all’utente.
Analizza il tracciamento del mouse
Il tracciamento del mouse è uno dei punti meno importanti del processo di ricerca, ma non devi comunque sottovalutarlo. Per esempio, le cosiddette “heat map” (mappe di calore) del movimento del mouse sono utili rappresentazioni di dati rappresentati come colori (generalmente, il rosso equivale a molte azioni).
Esistono poi le mappe dei clic, che tengono traccia dei luogo in cui le persone fanno clic (ma ti aiutano anche a capire se gli utenti fanno clic su parole o immagini che non sono ancorate!), e ancora le mappe di attenzione, ovvero quali aree della pagina sono state visualizzate maggiormente dal browser dell’utente, tenendo in considerazione l’attività di scorrimento orizzontale e verticale.
Esistono poi particolari mappe che mostrano la profondità di scorrimento (fino a che punto scorrono la pagina i tuoi utenti), e ancora l’analisi dei moduli, che identificano fondamentalmente su quali campi gli utenti soffermano la propria attenzione, e così via.
Osserva gli utenti con test personali
Hai mai sentito parlare di test utenti? Il test utente ti consente di guardare le persone che utilizzano il tuo sito in tempo reale, magari mentre commentano il processo: devi solo individuare un tester (o più di uno) e domandare lui di eseguire un’attività specifica di tuo particolare interesse.
Fatto ciò, non ti rimane altro da fare che mettere tutti questi dati insieme, analizzare i punti di forza e di debolezza, e valutare quali implementazioni porre in essere per poter correggere i secondi e trasformarli nei primi!