
Ogni progetto di studio delle conversioni inizia con il processo di ricerca, che comprende test tecnici, analisi euristica, analisi dei dati analytics, analisi del mouse tracking, sondaggi utente, analisi del traffico e test di usabilità.
Una volta terminato questo percorso, troverai errori e aspetti che non vanno alcuni minori, altri più importanti, che dovrai collocare in uno di questi cinque insiemi: test, strumenti, ipotizzare, da fare, investigazioni.
Test
Se c’è l’opportunità di cambiare un comportamento o di incrementare le conversioni, questo gruppo dovrà contenere tutto ciò che vuoi testare. Ad esempio: se gli utenti si perdono in form con troppi campi da compilare, è forse il momento di provare a cambiare il modulo di contatto.
Strumenti
Se un problema è inserito in questa sezione, vuol dire che dobbiamo incrementare i report di analytics. Questo può significare riparare, aggiungere o migliorare tag ed eventi compresi in analytics. Ad esempio il tracking dell’evento “aggiungi al carrello”, oppure mal funzionamenti dei filtri… questi sono problemi strumentali.
Ipotizzare
Succede quando abbiamo trovato una pagina, un widget o un processo che non funziona, ma non troviamo un’unica e chiara soluzione. Per cambiare comportamento in questo punto cruciale iniziamo a porre ipotesi. Guidati dai dati e dall’evidenza pianifichiamo dei test per trovare le risposte alle domande e cambiare il tasso di conversione a nostro favore.
Ad esempio: ipotizziamo che tu venda accessori per piscine e la ricerca qualitativa ti dice che l’aspetto principale che blocca gli utenti è il fatto di non sapere se l’accessorio andrà bene con la propria piscina. Conosciamo il problema, ma non c’è una soluzione univoca, così dobbiamo valutare diverse opzioni risolutive e testarle mediante test A/B/C.
Fallo, semplicemente
Questo gruppo comprende quelle piccole cose che sono semplici da sistemare, senza troppi sforzi mentali. Tutto ciò che è contenuto qui può diventare anche parte di un test controllato. Serve poco sforzo, si tratta di micro-opportunità per aumentare le conversioni e devono essere riparate. Ad esempio: i tuoi visitatori si lamentano per la dimensione dei font, perché li ritengono troppo piccoli… che aspetti ad aumentarli!?
Investigare
Hai bisogno di fare test con dispositivi particolari, o hai bisogno di più informazioni per risolvere un problema. Se il task si trova in questo gruppo, devi iniziare a farti domande o scavare più in profondità. Ad esempio: il tasso di conversione per i dispositivi Apple iOS è molto basso. Devi investigare sulla compatibilità tra browser diversi o scovare eventuali problemi nell’user experience con iOS.
Dare un valore ad ogni problema
Non possiamo fare tutto in un colpo solo, perciò dobbiamo assegnare delle priorità, perché?
- devi stare lontano dalle cose che luccicano, ma sono poco importanti
- sei focalizzato sul fare più denaro al più basso costo possibile
- ti aiutano a raggiungere in anticipo obiettivi più grandi
- rivelano le potenziali opzioni con il maggior ROI (ritorno sull’investimento)
- tengono il team con i piedi per terra
Una volta che iniziamo a ottimizzare, cominciamo con le priorità più alte e lasciamo gli altri task per ultimi. Ci sono molti modi con i quali approcciare questa procedura. Uno davvero semplice ed efficace consiste nell’assegnare un punteggio da 1 a 5, dove l’1 è quello meno importante e il 5 è urgente.
Nel tuo report dovresti identificare ogni task con un sistema da 1 a 5 stelle per indicare il livello di opportunità (tipo incremento di conversioni).
- 5 stelle: il task deve riguardare l’usabilità, la conversione o la persuasione e che ha un grosso impatto sulle visite del sito. Riparare o fare test in questo ambito significa apportare grandi cambiamenti nelle conversioni
- 4 stelle: per lo stesso tipo di problemi ma che influenzano meno le visite del sito
- 3 stelle: ovviamente si scende a criticità che influenzano sempre meno le visite
- 2 stelle: questioni poco influenti e quindi rimandabili
- 1 stella: piccole cose che meritano di stare all’ultimo gradino delle priorità
Ci sono due criteri che sono molto più importanti di altri quando valutiamo i task e assegnamo le stelle.
- Facilità di implementazione. A volte i dati raccolti suggeriscono una modifica che necessita magari mesi di lavoro. Non dovresti partire da qui.
- Valutazione delle opportunità. Per farla semplice: quanto puoi migliorare il sito con queste modifiche. Segui il denaro, ed inizia a riparare le questioni che possono portartene di più.
A questo punto creerai una tabella con sette colonne: Problema, Gruppo, Dove, Note, Azione, Valutazione, Responsabile (colui che si occuperà di provvedere).
La maggior parte delle ricerche condotte sulla conversione porta ad identificare dai 50 ai 150 problemi, quindi avrai comunque un bel po’ di lavoro da fare.
Questo è un buon formato per scrivere le tue ipotesi: “Credo che facendo (A) per gli utenti (B) farà succedere questo (C). Lo sapremo quando avremo avremo visto i dati (D) e i feedback (E).”
Tutte le tue ipotesi devono derivare da ciò che hai trovato con le tue ricerche sulle conversioni. Non fare test senza ipotesi. È un consiglio semplice, ma basilare.