Tutte le transazioni di criptovalute sono “stoccate” in pacchetti di dati chiamati blocchi. La tempestiva elaborazione di questi blocchi è fondamentale per mantenere in salute la moneta digitale e siccome non esiste un organismo centrale che se ne occupa, viene affidata agli investitori stessi.
Il mining è proprio questo processo di elaborazione di blocchi con conseguente creazione di nuova moneta. Chiunque può partecipare al processo scaricando appositi software per il mining e ottenendo in cambio una doppia ricompensa: moneta digitale e commissioni sulle transazioni per il proprio contributo.
Quasi tutte le criptovalute hanno un mining cap, ovvero un limite predefinito sulla quantità che è possibile mettere in circolazione. Una volta raggiunto questo limite (e ci vorrà probabilmente qualche anno), non potendo ottenere commissioni in moneta (perchè non se ne può emettere più), resteranno quelle sulle transazioni.
Ogni criptovaluta possiede il proprio algoritmo di mining, tra i più famosi citiamo SHA-256 e Scrypt per i bitcoin, ethash per gli Ethereum, equihash per gli Zcash e X11 per i Dash.