
Conosci le compagnie “unicorno”, o Unicorn Company? Si tratta di startup private che hanno una valutazione di mercato di oltre 1 miliardo di dollari. Ebbene, alla fine dell’estate 2018, al mondo esistevano più di 260 unicorni in tutto il mondo, con qualche decacorn, del valore di oltre 10 miliardi di dollari, e un ettocorn, del valore di oltre 100 miliardi di dollari.
La top 10 delle Unicorn Company
Di seguito abbiamo voluto riassumere alcune delle principali informazioni sulle Unicorn Company. Ecco la top ten aggiornata all’1 marzo 2019:
- Toutiao (Bytedance) – Cina – 75 miliardi di dollari – settore: Digital Media
- Uber – Stati Uniti – 72 miliardi di dollari – settore: On-Demand
- Didi Chuxing – Cina – 56 miliardi di dollari – settore: On-Demand
- WeWork – Stati Uniti – 47 miliardi di dollari – settore: Facilities
- Airbnb – Stati Uniti – 29,3 miliardi di dollari – settore: eCommerce / Marketplace
- SpaceX – Stati Uniti – 21,5 miliardi di dollari – settore: Altri Trasporti
- Stripe – Stati Uniti – 20 miliardi di dollari – settore: Fintech
- JUUL Labs – Stati Uniti – 15 miliardi di dollari – settore: Elettronica di Consumo
- Epic Games – Stati Uniti – 15 miliardi di dollari – settore: Gaming
- Pinterest – Stati Uniti – 12,3 miliardi di dollari – settore: Social
Come si può notare, la top ten degli unicorni è dominata da Stati Uniti e Cina e… la situazione cambia ben poco se si scende con l’elenco, con le due principali economie del mondo che occupano la stragrande maggioranza delle prime 100 posizioni.
#1. Bytedance.com (Cina – 75 miliardi di dollari – settore: Digital Media)
Nota anche come Headlines Today o Toutiao, è una società che sviluppa app di notizie mediante l’utilizzo di tecnologie di data mining, analizza i dati degli account dei social network degli utenti e i contenuti editoriali preferiti dai lettori per offrire informazioni, suggerimenti personalizzati e pertinenti che soddisfano esigenze e preferenze specifiche.
ByteDance ha aperto la strada allo sviluppo di app per dispositivi mobili di condivisione video TikTok. Dopo aver acquisito la start-up musical.ly, la società ha fuso le due piattaforme in un’unica applicazione con il nome Tik Tok. Esegue anche BuzzVideo e Vigo Video.
#2. Uber (Stati Uniti – 72 miliardi di dollari – settore: On-Demand)
Con il suo quartier generale localizzato a San Francisco, Uber fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un’app mobile che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti.
La società opera in 77 nazioni ed in oltre 616 città in tutto il mondo: il servizio di trasporto è prenotabile dal pc o da app mobile, e i clienti possono geolocalizzare in tempo reale la posizione dell’auto prenotata.
Uber è uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta sharing economy ovvero dell’economia collaborativa.
#3. Didi Chuxing (Cina – 56 miliardi di dollari – settore: On-Demand)
Fondata nel 2012, Didi Chuxing è una società cinese con il suo quartier generale ubicato a Pechino che opera nel settore dei trasporti: fornisce veicoli e taxi prenotabili da applicazioni scaricabili sugli smartphone, tablet ed ogni altro device connesso alla rete Internet.
Nata dalla fusione di Didi Dache e Kuaidi Dache, a fine anno 2017, è stata valutata per una cifra di 50 miliardi di dollari statunitensi, oggi ha raggiunto quota 56 miliardi di $, ma si stima che il suo potenziale possa crescere nei prossimi anni.
Anche la stessa Apple ha investito 1 miliardo di dollari nella società.
#4. Airbnb (Stati Uniti – 29,3 miliardi di dollari – settore: eCommerce / Marketplace)
Fondata nel mese di agosto 2008 dall’intuito imprenditoriale di due designer che avevano uno spazio da condividere con altri tre viaggiatori in cerca di una sistemazione, oggi è divenuta una popolare piattaforma operante nella Sharing Economy che favorisce l’incontro tra host e viaggiatori.
Il successo di Airbnb lo si deve al fatto che la condivisione è un’esperienza piacevole e sicura: host e ospiti possono comunicare con sicurezza e utilizzare una piattaforma affidabile per incassare e addebitare somme di denaro.
#5. SpaceX (Stati Uniti – 21,5 miliardi di dollari – settore: Aerospaziale)
Costituita nel 2002 dal cofondatore di PayPal e CEO di Tesla Motors Elon Musk, Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX) opera nel comparto aerospaziale statunitense e ha il suo quartier generale a Hawthorne, in California.
La mission della società è quella di creare tecnologie utili per ridurre i costi delle missioni spaziali: l’azienda ha sviluppato Falcon 1, Falcon 9 e Falcon Heavy, progettati con l’obiettivo di diventare riutilizzabili, e la capsula Dragon, lanciata dal Falcon 9 per rifornire la Stazione Spaziale Internazionale.
#6. Palantir Technologies (Stati Uniti – 20 miliardi di dollari – settore: Big Data)
Fondata nel 2003, Palantir Technologies è una società di software americana privata specializzata in Big data analytics. Con sede a Palo Alto, in California, è stata fondata da Peter Thiel, Nathan Gettings, Joe Lonsdale, Stephen Cohen e Alex Karp.
Il nome dell’azienda si ispira a “Il Signore degli Anelli”: un palantír è un artefatto usato per comunicare o visionare parti lontane del mondo.
La compagnia è nota per due progetti in particolare: Palantir Gotham e Palantir Metropolis. Palantir Gotham è utilizzato dagli analisti della United Intelligence Community (USIC) e del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, dagli investigatori delle frodi presso il Consiglio per la responsabilità e la trasparenza e gli analisti informatici di Information Warfare Monitor, mentre Palantir Metropolis è utilizzato dalle società di hedge fund, banche e società di servizi finanziari.
Karp, l’amministratore delegato di Palantir, ha annunciato nel 2013 che la società non avrebbe intrapreso un’IPO, in quanto “renderebbe difficile la gestione di un’azienda come la nostra“.
#7. WeWork (Stati Uniti – 20 miliardi di dollari – settore: Facilities)
Fondata nel 2010, WeWork è una società americana che fornisce spazi di lavoro condivisi e servizi per imprenditori, liberi professionisti, freelancer, startup, piccole imprese e grandi imprese.
Il suo quartier generale è geolocalizzato a New York City, WeWork conta una Community di oltre 100.000 membri che hanno accesso all’assicurazione sanitaria privata, a un social network interno, a eventi e workshop formativi, oltre ad un campus estivo.
WeWork conta più di 5.000 dipendenti in oltre 280 sedi distribuite in 77 città e in 23 paesi tra cui Australia, Argentina, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, India, Israele, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Perù, Singapore, Corea del Sud, Spagna e Regno Unito.
#8. Stripe (Stati Uniti – 20 miliardi di dollari – settore: Fintech)
Fondata nel 2010, Stripe è una società operante nel settore Fintech: i suoi software consentono a privati ??e ad aziende di ricevere pagamenti tramite Internet.
Stripe fornisce l’infrastruttura tecnica, antifrode e bancaria necessaria per il funzionamento dei sistemi di pagamento online: fornisce l’API che gli sviluppatori Web possono utilizzare per integrare l’elaborazione dei pagamenti nei loro siti Web con le applicazioni mobili.
Nell’aprile 2018, la società ha rilasciato strumenti antifrode che si affiancano alle API di pagamento per bloccare le transazioni fraudolente.
La società ha esteso i suoi servizi per includere un prodotto di fatturazione per le attività di business online: il nuovo servizio opera all’interno della piattaforma Stripe, consentendo alle aziende di gestire entrate ricorrenti e fatturazione.
#9. Lu.com (Cina – 18,5 miliardi di dollari – settore: Fintech)
Conosciuta come Lufax, Shanghai Lujiazui International Financial Asset Exchange Co., Ltd., è una società cinese fondata nel settembre 2011 ed il secondo maggior finanziatore peer-to-peer (P2P) sul mercato orientale.
Attualmente la società si sta gradualmente espandendo in tutto il mondo, e ha siglato accordi commerciali e di collaborazione con fondi, compagnie assicurative e società finanziarie.
La piattaforma guadagna mediante la riscossione di una commissione del 4% su ciascun prestito. Dall’inizio dell’attività, la società ha concesso oltre 200.000 prestiti peer-to-peer per un valore totale di $2,5 miliardi.
#10. JUUL Labs (Stati Uniti – 15 miliardi di dollari – settore: Elettronica di Consumo)
JUUL Labs è una società di sigarette elettroniche scissasi da PAX Labs nel 2017: produce la sigaretta elettronica JUUL, introdotta da PAX Labs nel 2015. Questo tipo di sigaretta elettronica utilizza i sali di nicotina presenti nelle foglie di tabacco.
Divenuta popolare negli Stati Uniti alla fine del 2017, nel tempo ha accresciuto la sua quota di mercato (72%). A partire da luglio 2018, la sigaretta elettronica JUUL è prodotta a Shenzhen, in Cina, come molte altre e-sigarette, mentre i pod sono fabbricati negli Stati Uniti.
Quali Unicorn Company saranno quotate in Borsa nel 2019?
Considerata la bontà di tali nomi, sta altresì crescendo l’attenzione per poter sapere quali saranno le società unicorno che saranno effettivamente quotate in Borsa nel corso del 2019.
Come risulta piuttosto intuibile, nella top ten che abbiamo voluto condividere con te nello scorso paragrafo, i nomi più caldi al momento sono quelli di Uber e di Airbnb. Entrambe sono al centro delle attenzioni mediatiche finanziarie da diverso tempo e, effettivamente, il 2019 potrebbe essere l’anno giusto per il loro sbarco a Wall Street.
Naturalmente, quando si parla di Unicorn IPO (initial public offering), non si può certamente ridurre il proprio interesse alle sole due big che abbiamo accennato poco fa. Effettivamente, sono tanti gli unicorni – appartenenti prevalentemente al mondo tech – che in queste settimane stanno valutando di porre in essere dei passi concreti per la quotazione in Borsa.
Tra i nomi che ti consigliamo di tenere maggiormente sotto controllo, c’è Pinduoduo, un sito e-commerce cinese, WeWork e Stripe. Occhio anche a SpaceX, la società di Musk, che potrebbe ripercorrere la strada di Tesla… magari con ancor maggiore fortuna.