
Guida base per guadagnare davvero con gli affitti brevi: Airbnb, Booking, HomeAway…
Airbnb è uno dei principali punti di riferimento per tutte quelle persone che desiderano viaggiare per il mondo unendo la convenienza di una sistemazione super economica alla possibilità di compiere delle nuove esperienze personali.
L’app mette infatti in contatto i viaggiatori con persone che si dichiarano pronte ad ospitarli per brevi soggiorni. Il risultato? Chi viaggia può risparmiare e godere di un ambiente più familiare rispetto all’albergo, chi ospita può mettere a frutto la propria casa o una parte di essa.
Ma si possono fare dei soldi con Airbnb? E come? Lo vediamo subito.
I requisiti per poter guadagnare con Airbnb
Prima di entrare in misura troppo euforica e ottimistica in questo settore, è bene che fissiate a mente la presenza di qualche requisito che vi permetterà di ottenere i migliori risultati, con il minimo disagio.
Il primo tassello è legato alla regolarità di quel che fate. Se la casa che volete affittare non è vostra, accertatevi che il contratto di locazione preveda il subaffitto, o potreste andare incontro a spiacevoli conseguenze con il padrone di casa.
Anche se così fosse, informatevi quali sono le regole per questo genere di affitto presso il vostro comune di riferimento: la tassa di soggiorno potrebbe ad esempio doversi pagare anche in caso di “sosta” con l’Airbnb.
In secondo luogo, abbiate sempre a cura il tema della sicurezza. Con Airbnb, infatti, andrete ad affittare una parte della vostra casa (o tutta) a perfetti sconosciuti che potrebbero – nella peggiore delle ipotesi – danneggiare la vostra proprietà o rubare i vostri beni personali.
Dunque, anche se siete convinti della bontà di chi ospiterete, nascondete in una cassetta di sicurezza o in un’altra casa gli oggetti preziosi, e valutate la possibilità di stipulare una polizza assicurativa ad hoc. Per tutelarvi maggiormente, potete domandare a ogni ospite un deposito cauzionale che sarà poi restituito alla fine del soggiorno.
Naturalmente, le cautele dovranno valere in entrambi i sensi. Abbiate pertanto cura di dedicare il giusto tempo a questo business, tenendo aggiornato il profilo, rispondendo puntualmente alle domande, mantenendo il più possibile pulito l’appartamento e garantendo ogni forma di assistenza.
Airbnb: come funziona
Stabilita la premessa di cui sopra, possiamo occuparci a comprendere come funziona Airbnb. Innanzitutto, l’iscrizione è completamente gratuita, ma sono comunque previste delle commissioni sui pagamenti (3% per chi ospita e tra il 6-12% per l’ospite). Al di là di ciò, ricordate di:
- stabilire il prezzo: fissate un valore congruo sulla base della posizione e delle caratteristiche della casa; naturalmente, il prezzo deve coprire le spese, le tasse e le commissioni di Airbnb, oltre a garantire un guadagno. Se siete nuovi utenti, cercate di tenere il prezzo più basso all’inizio per farvi conoscere e acquisire nuovi clienti e feedback positivi. Man mano che incrementerete la vostra popolarità, potrete anche aumentare il prezzo;
- pubblicare delle fotografie: il vostro compito dovrà essere quello di pubblicare fotografie che catturino l’attenzione di un potenziale cliente. Ne deriva che le foto devono essere pulite, invitanti, illuminate, rivolte ad ambienti curati e decorati, accoglienti e confortevoli;
- scrivere la descrizione: inserite una descrizione dell’appartamento in affitto. Siate molto specifici, elecando tutti i benefit inclusi (come il wi-fi, l’uso di mezzi, la presenza di animali domestici, e così via). Per poter trovare tutte le informazioni necessarie, usate un piccolo trucco sempre valido: mettetevi nei panni di chi visita, e indicate tutto ciò che vorreste conoscere;
- promuovere sui social network!
Airbnb: come funziona il pagamento
Il pagamento del vostro affitto generalmente passa attraverso il sito di Airbnb: in altri termini, il cliente paga in anticipo e 24 ore dopo il suo arrivo, se non ci sono problemi o lamentele, Airbnb rilascia il denaro che potrete ottenere in poche ore o in pochi giorni a seconda dello strumento prescelto.
Nel caso in cui il cliente manifesti qualche problema deve provare a contattare l’host per cercare una soluzione. Nell’ipotesi contraria il cliente potrà avvisare Airbnb (entro 24 ore dall’arrivo) e ha diritto a ricevere un rimborso. Airbnb ha anche previsto una serie di regole che disciplinano l’opportunità di avere un rimborso ulteriore, come in caso di cancellazione, mancata coerenza tra descrizione e realtà, scarsa pulizia della casa, e così via. Leggete attentamente i termini e le condizioni dei servizio per saperne di più.
Come avere successo su Airbnb
Ora che avete in mano ogni elemento utile per potervi orientare con successo su Airbnb, è bene compiere un piccolo passo in avanti e cercare di capire come avere una migliore popolarità. Come fare?
Di seguito abbiamo stilato un breve elenco di aspetti per farvi diventare superhost e trasformare Airbnb in un’attività remunerativa:
- empatia: siate empatici con il cliente, pronti a rispondere ai suoi contatti, ad ascoltare le sue esigenze; siate gentili e veloci nelle risposte;
- pulizia: anche se potrebbe essere fin troppo scontato, la pulizia è uno degli elementi che pesa maggiormente sulle recensioni; ne consegue che dovreste cercare di pulire sempre bene il vostro appartamento prima dell’arrivo di ogni ospite, profumando gli ambienti in modo delicato;
- informazioni sulla città: investite qualche euro nel maggiore comfort del cliente, lasciandogli una mappa della città o una lista di eventi da non perdere;
- accoglienza: cercate di acquistare un piccolo souvenir che possa coccolare un po’ il cliente, mettetegli a disposizione giornali, un set di cortesia con prodotti per il bagno e tutto ciò che ritenete possa fargli piacere; un piccolo segreto? Funziona tantissimo far trovare al cliente una lettera di benvenuto e di ringraziamento per la scelta, che con l’occasione abbia anche delle informazioni utili per lui;
- scuse: se siete costretti a cancellare una prenotazione, scusatevi, spiegate l’accaduto e proponete una soluzione alternativa;
- recensioni: ricordatevi sempre di lasciare una recensione del cliente; spesso ne otterrete una solamente dopo aver fatto il primo passo!
Affitti brevi su Booking.com
Anche Booking.com prevede la formula degli affitti brevi, come Airbnb, ma la proposta è molto più ampia visto che tratta anche hotel, voli, noleggio auto ecc. Booking è nata come piccola start-up nel 1996 ed ora conta 15.000 dipendenti, 200 sedi in tutto il mondo e oltre 1.700.000 strutture disponibili.
Qual’è la differenza principale tra Airbnb e Booking sugli affitti brevi? Le commissioni. Su Airbnb sono più basse: 4% contro il 18% di Booking (valore che può salire se hai intenzione di promuovere il tuo annuncio sul sito). Ciò non significa che guadagni di meno: dipende dalle notti prenotate e dal prezzo (basterebbe tenerlo un po’ più alto su Booking).
Un’altra differenza è che su Airbnb non c’è un minimo di notti prenotabili, al contrario di Booking che prevede almeno 3-4 notti per volta.
Booking: cedolare secca
In entrambi casi vanno pagate le tasse, di solito sotto forma di cedolare secca, pari al 21%. Entro 24 ore dall’arrivo dei visitatori va obbligatoriamente comunicato alla Questura il numero degli ospiti.