
9 novembre 2017. Ad un mese circa dall’annuncio di Segwit2X (previsto per 16 novembre) arriva la notizia che lo stesso verrà sospeso. Questo perché manca il consenso della community, che è attualmente sotto il 10%.
È lo stesso Mike Belshe, uno dei promotori di Segwit2X a dare la notizia, confermata poi anche dagli altri promotori (tra i quali Jeff Garzik, Peter Smith e Wences Casares, CEO di Xapo). La notizia ha ovviamente fatto scendere fino a 7.263$ (09/11/2017) il prezzo di bitcoin, che aveva raggiunto il record di 7.840$ pochi giorni fa.
La notizia fa crollare di conseguenza i futures Segwit 2X passati da 1.281$ a 283$ in un giorno. Per contro, tiene invece Bitcoin Cash non influenzato per ora dalla sospensione, con un valore stabile compreso tra 610 e 620$.
10 ottobre 2017. Il secondo grande cambiamento che interesserà a breve termine i bitcoin, dopo l’avvento di Bitcoin Gold il 25 ottobre, sarà SegWit2X, in programma il 16 novembre 2017.
Questo è il terzo hard fork annuale a “colpire” la blockchain di bitcoin e nasce dall’accordo “New York Agreement” stretto a maggio 2017 tra il gruppo di sviluppatori che include Bitmain e Jeff Garzik (sviluppatore storico di bitcoin).
In breve Segwit2x implementerà un blocco della capacità di 2 Megabyte (contro l’1 di bitcoin e gli 8 di Bitcoin Cash) e la Segregated Witness.
Il nuovo blocco da 2 MB verrà creato dopo il numero 494.784, e da quel momento chi aderisce ai firmatari del “New York Agreement” può creare nuovi blocchi bitcoin. Nascerà quindi un’altra nuova blockchain (B2X) con le proprie regole.
Non sappiamo ancora il giorno preciso dell’entrata in vigore di Segwit2x perché gli intervalli tra i blocchi bitcoin sono imprevedibili (anche se in genere sono uno ogni 10 minuti).
Bitcoin, Bitcoin Cash, Segwit2x
In cosa si differenziano? Quelli originali hanno blocchi da 1 MB e segwit, i Cash hanno blocchi da 8 MB ma non la segwit, la blockchain N.Y. Agreement avrà blocchi da 2 MB più la segwit.
Si apriranno quindi nuovi scenari, e probabilmente aumenterà la confusione tra le varie tipologie. Magari le nuove blockchain scaleranno il vecchio bitcoin, magari invece cadranno in disuso perché poco utilizzate.
Sarà tutto da vedere, nel frattempo state in allerta in previsione dell’hard fork del 16 Novembre 2017, che è stato approvato anche da Coinbase.